Tre milioni di euro per Parma Capitale italiana della cultura 2020 - InformaCibo

Tre milioni di euro per Parma Capitale italiana della cultura 2020

“Destinazione turistica Emilia”: risorse che sosterranno gli interventi e gli eventi nella città ducale, a Reggio Emilia e Piacenza

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 18/10/2018

Possiamo definirla “Stati generali del turismo e della cultura” la tappa parmigiana di “Destinazione Emilia-Romagna”, il “tour” che Stefano Cantoni, coordinatore della cabina di regia di Destinazione Turistica Emilia (Parma, Piacenza, Reggio Emilia), ha presentato al ridotto del Teatro Regio di Parma, davanti ad un folta platea di operatori turistici, amministratori locali ed enti del territorio, da Parma Alimentare al Consorzio di Parma Quality Restaurants fino alla fondazione Parma Unesco City of Gastronomy e a tanti altri.

Stefano Cantoni, coordinatore della cabina di regia di Destinazione Turistica Emilia

Tre milioni di euro per Parma Capitale italiana della cultura 2020. Risorse che sosterranno gli interventi nel Parco della Musica e gli eventi nella città ducale, a Reggio Emilia e Piacenza. Gioco di squadra tra i territori per essere più competitivi anche all’estero”, questo l’annuncio dato dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, impegnati in questo tour sulle prospettive di un settore che già oggi vale oltre l’11% del Pil regionale.

A ribadire l’importanza di fare giorco di squadra è stato per primo il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti:Per noi Destinazione Emilia – ha precisato il primo cittadino – è una grande opportunità di lavoro corale con tutti i territori delle tre province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia e con i Comuni del nostro territorio e quindi della provincia di Parma, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la presenze turistiche”.

Parma Capitale italiana della cultura 2020 può e deve essere un’opportunità per tutta l’Emilia Romagna, a partire dalle altre due province occidentali. – ha spiegato l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsiniil nostro lavoro, insieme ai territori, va in questa direzione, convinti che sia questa la strada più efficace da percorrere per affermarsi anche su un piano internazionale. L’impegno per la qualificazione dell’offerta turistica è stato uno degli obiettivi di questa legislatura e i risultati ci stanno dando ragione come confermano tutti i principali indicatori in crescita, anche rispetto a un eccezionale 2017 che aveva messo a segno il dato record di 57 milioni di presenze”.

Cristiano Casa, assessore al Turismo, progetto Unesco e agricoltura del Comune di Parma

Le dichiarazioni dell’assessore Casa (Comune Parma) e della presidente Maramotti (Destinazione Emilia)

Le premesse c’erano tutte, ora anche i primi dati confermano il valore del progetto Destinazione Emilia. Parliamo di una terra straordinaria che può tranquillamente essere definita come la Food Valley per le sue eccellenze che, nel tempo, sono state create, sviluppate e tramandate. Siamo riusciti a fare squadra in maniera straordinaria tra tre Comuni capoluogo – commenta l’assessore al Turismo, progetto Unesco e agricoltura del Comune di Parma, Cristiano Casa e la preparazione all’appuntamento di Parma Capitale della Cultura 2020 è un banco di prova molto incoraggiante. In questo percorso è, e sarà fondamentale, la presenza della Regione Emilia-Romagna per sostenerci in questo progetto e per far conoscere, sempre più, l’Emilia, nel mondo, come la Food Valley e come una meravigliosa destinazione di turismo culturale e naturalistico”.

La platea degli intervenuti al ridotto del Teatro Regio di Parma

Collaborazione e autenticità: sono due parole strategiche per l’operato di Destinazione turistica Emilia– ha affermato Natalia Maramotti presidente della Destinazione e assessore al Turismo del comune di Reggio Emilia – collaborazione tra territori, tra imprese turistiche, istituzioni, cultura, produttori eno-gastronomici e autenticità dei prodotti, dei luoghi e dell’accoglienza. Questo è ‘il mantra’ che riteniamo possa portare l’Emilia a posizionarsi in modo sempre più ambizioso come Destinazione a livello internazionale. I primi numeri positivi confortano in questo indirizzo”.

Il tour da Parma a Reggio Emilia e Piacenza per valorizzare le identità e le potenzialità dei territori

Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo dell’Emilia Romagna presso la Collezione Maramotti

Dopo la mattinata a Parma il tour di Bonaccini e Corsini è continuato a Reggio Emilia con una un’iniziativa presso la Collezione Maramotti con il sindaco Luca Vecchi.

La giornata si è conclusa presso il Castello di Rivalta di Gazzola (Pc) con il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, il presidente della provincia di Piacenza e sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri, Isabella Perzoli tour operator, Cristina Ferrari, direttrice artistica del Teatro municipale di Piacenza.

Il turismo gennaio-agosto a Parma, Reggio Emilia e Piacenza

Parma da “Città creativa della Gastronomia “Unesco a “Capitale italiana della cultura 2020”

Dopo il riconoscimento Unesco per la gastronomia un nuovo riconoscimento è arrivato a Parma, e a tutto il comprensorio – quello che comprende anche le province di Reggio Emilia e Piacenza – che presenta uno straordinario concentrato di attrazioni e tradizioni culturali, musicali ed enogastronomiche, ed è Parma “Capitale italiana della cultura 2020”.

E non a caso Parma viene premiata per la propria eccellenza anche sul piano turistico, con le presenze in crescita nei primi sette mesi del 2018 del +8,7% rispetto all’anno precedente, per 1.766.276 pernottamenti complessivi (dati diffusi da Destinazione Emilia, il nuovo organismo che riunisce proprio le tre province per una più efficacie attività di promozione).

Il turismo gennaio-agosto a Parma, Reggio Emilia e Piacenza: un segno più confermato anche dai dati Istat relativi alle presenze nel periodo gennaio-agosto in ciascuna delle tre località: +10,6% di Parma e provincia (+4,6% gli arrivi); +2,3% nel Reggiano (+2% gli arrivi); +6,2% del Piacentino (+4,6% gli arrivi).

Tutti i dati gennaio-agosto 2018: crescono le Città d’arte, l’Appennino e le Terme

Secondo i dati dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere elaborati da Trademark Italia, continua l’ottima stagione del turismo regionale, con 47,6 milioni di presenze tra gennaio e agosto 2018 in crescita del 3,3%. Se la Riviera in termini assoluti si conferma il comparto di maggior peso con quasi 37 milioni di presenze (+1,5%) e oltre 6 milioni di arrivi (+1,6%), sono proprio gli altri settori turistici a registrare le più alte percentuali di crescita.

A partire dalle Città d’arte, con 5.030.000 presenze (+10,1%) e 2.316.000 arrivi (+12%); passando per l’Appennino con 1.393.000 presenze (+6,5%) e 326 mila arrivi (+4,5%) e arrivando alle Località termali con 845 mila presenze (+6,7%) e 305 mila arrivi (+15,5%).

Un interesse che appare confermato anche dalle “Altre località”, la voce introdotta nei monitoraggi dal 2016, che comprende i comuni che non rientrano, per le loro caratteristiche, nei prodotti turistici tradizionali, come ad esempio Carpi e Fidenza, oppure Sassuolo e Imola: 3.447.000 le presenze (in crescita del 13%) e 1.298.000 gli arrivi (+8,3%).

Performance che hanno trovato un ulteriore riscontro nel riconoscimento da parte di Lonely Planet, una delle guide turistiche più importanti al mondo, dell’Emilia-Romagna quale Migliore destinazione europea nel 2018.

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