Italian data flavour 2018: le eccellenze del food più digital
Consorzi di tutela e ristoranti stellati: presentata la prima indagine in Italia sulla presenza digital e social. Ecco i risultati, con qualche sorpresa
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 09/10/2018
Prendi i ristoranti italiani e i consorzi dei prodotti tipici enogastronomici, analizza la loro presenza online e sui social network: ecco come ottenere la classifica di Italian data flavour 2018, la prima indagine sul mondo della presenza digitale della ristorazione di qualità e sui prodotti tipici mai condotta in Italia.
La classifica degli stellati e delle tipicità italiane più digital é stata presentata ieri a Milano in occasione della conferenza stampa di lancio di Hotel 2018, la fiera internazionale per hotellerie (dal 15 al 18 ottobre alla Fiera di Bolzano) durante la quale verranno premiati i vincitori.
Risultati ricchi di curiosità e sorprese.
Ad esempio, per il comparto ristoranti, il fatto che i premiati siano soprattutto quelli con una stella micheline. Sul podio digitale non è presente nessun tristellato e nessuna star.
Dalla prima ricerca data driven sul grado di digitalizzazione di ristoranti di qualità e sui consorzi di tutela del made in Italy più celebri al mondo, esce una fotografia che rispecchia solo in parte le certificazioni qualitative assegnate ai locali dalle guide gastronomiche e il livello di notorietà dei singoli prodotti tipici dei territori.
Sempre in un quadro di eccellenze, la declinazione digitale del food assegna infatti altri valori, e nel report capita di trovare cucine tristellate a metà classifica e storiche Dop relegate in fondo alla lista. Nella top ten infatti spiccano solo due locali tristellati: l’Osteria Francescana e Da Vittorio.
Eppure, come hanno sottolineato gli esperti in conferenza stampa, l’aumento della presenza digitale, dell’ottimizzazione Seo per farsi trovare sui motori di ricerca, di servizi per gli utenti come la prenotazione del ristorante online, e le modalità di raccontare il valore di un prodotto (lo storytelling) sui social, sono tutti aspetti che possono valorizzare e generare profitto anche per le tipicità italiane.
Un’indagine quindi lungi dal premiare l’”apparire”, ma dal fine molto concreto: aumentare i profitti migliorando la propria presenza digitale.
Le classifiche
I nomi ai vertici sono: per Best Typical Product on Digital il consorzio del Gorgonzola Dop, che ha primeggiato su Prosciutto di San Daniele e Patata di Bologna.
E per i Best Restaurant on Digital primo in classifica il ristorante Palazzo Petrucci, di Napoli, con lo chef Lino Scarallo, seguito da Aroma (Roma) con Giuseppe Di Iorio e dal Ristorante Del Cambio (Torino) con Matteo Baronetto.
Ristoranti:
- Palazzo Petrucci
- Aroma
- Del Cambio
- Ilario Vinciguerra
- Alice-Eataly Smeraldo
- Osteria Francescana
- Lume
- Venissa
- Da Vittorio
- Villa Crespi
Consorzi di tutela:
- Gorgonzola
- Prosciutto di San Daniele
- Patata di Bologna
- Salame Brianza
- Parmigiano Reggiano
- Grana Padano
- Asiago
- Franciacorta
- Asti Docg
- Riso di Baraggia Biellese e Vercellese
L’importanza del digitale per valorizzare le eccellenze
L’indagine è stata ideata e realizzata da Fiera Bolzano, che da oltre 40 anni organizza Hotel, evento dedicato all’hotellerie e alla ristorazione (quest’anno si svolgerà dal 15 al 18 ottobre) in collaborazione con Noonic, agenzia padovana di consulenza strategica specializzata in ambito digital.Le premiazioni dei vincitori avverranno proprio il 15 ottobre a Bolzano.
«Quando in Italia parliamo di cibo e di turismo, vista la celebrità e l’elevata qualità dei nostri prodotti, l’interlocutore deve essere per forza di cose il mercato mondiale – analizza il direttore di Fiera Bolzano Thomas Mur – e in questo contesto è fondamentale avere un ottimo grado di digitalizzazione. Da anni Hotel ospita le migliori startup che in tutta Europa lavorano sul tema dell’ospitalità e organizza un Communication Forum che sta accompagnando l’hotellerie verso il digitale, un trend che ora inevitabilmente interessa anche ristorazione e produzione alimentare di alta qualità: per questo la premiazione dei ristoranti stellati e dei consorzi di tutela che hanno meglio interpretato il rapporto con il mondo digitale non poteva che avvenire a Bolzano nel corso di una manifestazione diventata punto di riferimento per chi vuole aggiornarsi su questo tema».
«Effettuando la ricerca “The Italian Data Flavour” ci siamo subito resi conto di quanto nel nostro Paese il rapporto tra ristorazione di qualità e digitalizzazione sia ancora tutto da costruire – spiega Nicola Possagnolo, food advisor e digital strategist di Noonic che assieme a Fiera Bolzano ha condotto il report -, ma al tempo stesso abbiamo individuato, altrettanto velocemente, che l’Italia a tavola ha degli autentici ambassador del digitale. Chef, marketing manager e social media manager in grado cioè di posizionare il food made in Italy, sia a tavola che in dispensa, con grande efficacia sul web».
I criteri di analisi e le top ten
Lo studio dei dati è stato minuzioso e sono stati numerosi i parametri analizzati. Per individuare la scala valoriale finale sono state incrociate e sommate le cifre dei profili sui principali social network (Facebook, Instagram e Twitter) – dal numero di like e di follower, alle performance di engagement, di crescita e di interazione -, e sono stati analizzati i siti internet attraverso la Seo, la Mobile Optimisation, le versioni linguistiche presenti e per i ristoranti la possibilità o meno di effettuare (e in che modo) la prenotazione di un tavolo online.
Qui il report completo
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