Buon compleanno, Big Mac. L’hamburger-icona con un cuore italiano
Compleanno all'insegna della solidarietà del panino, ideato da un italoamericano. Lombardia, Piemonte ed Emilia le regioni che lo consumano di più in Italia
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 19/09/2018
Ci voleva un tocco italiano per trasformare in icona un hamburger. Nel giorno in cui lo storico Big Mac compie 50 anni (il 20 settembre), e si ripercorre la sua storia, si scopre che fu l’imprenditore americano di origini italiane Jim Delligatti, che gestiva un McDonald’s in Pennsylvania, ad avere l’intuizione di raddoppiare il “semplice” hamburger, creando una combinazione perfetta tra le due fette di carne, il pane ricoperto di sesamo, le cipolle, i cetriolini sottaceto, il formaggio, la lattuga e la salsa speciale.
Sette centimetri di puro gusto che vengono ben presto inseriti in tutti i ristoranti McDonald’s degli Stati Uniti al prezzo di 45 centesimi di dollaro. Il resto, da quel 20 settembre 1968, è storia.
Da allora, il successo del panino divenne inarrestabile, e continua anche oggi, anche in Italia, dove c’è una particolare attenzione all’origine e alla tracciabilità delle carni.
Qui il Big Mac è prodotto solo con carni provenienti da allevamenti nazionali e con un sistema che permette di risalire in tre ore alla stalla, alla data e al luogo di macellazione dell’animale.
In Italia si consumano oltre 20 milioni all’anno, una quantità sufficiente da ricoprire la distanza fra Palermo e Bolzano. Tra le regioni italiane che apprezzano di più il Big Mac spiccano la Lombardia con un consumo medio giornaliero medio di 12.834 Big Mac, il Piemonte con 9.156 e l’Emilia-Romagna con 5.720.
Un prodotto iconico
Oggi il Big Mac è venduto in oltre 100 Paesi nel mondo. E’ così famoso da essere protagonista anche in un museo in Pennsylvania, ad esso dedicato in occasione del 40° compleanno, dove svetta una statua del Big Mac alta più di 4 metri.
Come lo chiamano il Big Mac a Parigi? – Be’, il Big Mac è il Big Mac! Lo chiamano “Le Big Mac”
(Pulp Fiction)
D’altronde il panino ha spesso “ispirato” il mondo dell’arte, cinema e letteratura: dalle sculture di Tom Friedman ai mosaici di Jim Bachor, fino all’indimenticabile citazione di Pulp Fiction (Come lo chiamano il Big Mac a Parigi? – Be’, il Big Mac è il Big Mac! Lo chiamano “Le Big Mac”). Il celebre scrittore Stephen King dichiara di essere “l’equivalente letterario del Big Mac” e gli economisti di Wall Street gli hanno coniato l’espressione “Big Mac Index”, in cui il panino – scelto come riferimento per la sua accessibilità universale – si trasforma in uno strumento di comparazione del potere di acquisto nelle varie nazioni del mondo.
Un compleanno all’insegna della solidarietà
I festeggiamenti per il cinquantesimo del Big Mac vengono accompagnati da un’iniziativa solidale: la notte del 20 settembre il panino verrà venduto, chi si è registrato all’app McDonald’s, al prezzo di 50 centesimi. Tutti i ricavi andranno in beneficenza alla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, che ogni anno aiuta migliaia di bambini malati e le loro famiglie che si trovano a dover affrontare cure e degenze lontano da casa.
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