Troppo caldo cala la produzione di latte in Nord Italia
Il calo di produzione del latte ha superato il 15%. In discesa anche la deposizione di uova. Le iniziative per il benessere animale
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 07/08/2018
“Anche nelle stalle del Varesotto il caldo si è fatto sentire e, già in questi giorni, il calo di produzione del latte ha superato il 15%. E’ fisiologico, le alte temperature stressano anche gli animali ed è importante intervenire predisponendo ventilatori e umidificatori nelle stalle per creare il necessario sollievo”.
Così Paolo Zanotti, allevatore, a proposito del grande caldo di questi giorni, che si è fatto sentire anche nelle fattorie e nelle stalle prealpine, dove le mucche stanno producendo il 15 per cento in meno di latte rispetto ai periodi normali.
In provincia di Varese e nel Comasco le temperature “esterne” degli ultimi giorni si sono stabilizzate sopra i 30 gradi: un fenomeno contro una media storica stagionale che, in agosto, si attesta tra i 28 di massima e i 15 di minima, secondo le elaborazioni di Coldiretti Varese. Va da sé che, all’interno delle stalle, la colonnina di mercurio è superiore di circa 8 gradi e, quindi, giunge a sfiorare i 40.
Per le mucche – spiega la Coldiretti prealpina – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Nelle stalle sono quindi scattate le contromisure per combattere lo stress da afa: i ventilatori sono accesi, l’acqua fresca viene nebulizzata grazie ad apposite doccine e i pasti sono serviti nelle ore più fresche per invogliare gli animali a sfamarsi e scongiurare il pericolo disidratazione.
Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como-Lecco descrive una situazione simile anche nella sua zona: “Anche i notevoli sbalzi termici influiscono negativamente, causando anche potenziali rischi di patologie respiratorie. La tecnologia presente oggi in stalla consente di creare condizioni di benessere utili mitigare i rischi da stress da caldo, che sarebbero ancora più marcati se gli animali fossero allo stato brado”.
Non solo mucche. A patire il caldo anche altri animali, come maiali e galline. I primi ad esempio, mangiano meno nonostante ventilatori, doccette e impianti di raffreddamento misti con acqua e aria. Si segnalano difficoltà anche nei pollai dove Coldiretti informa di un calo di circa il 5 per cento nella deposizione delle uova.
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