Il nuovo volto della Riviera Romagnola, la terra di Fellini
La Guida ai sapori e ai piaceri della Riviera romagnola de “la Repubblica”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 02/08/2018
Forse tutto il mondo conosce la Riviera romagnola come luogo di vacanza e per le sue magiche notti sul lungomare di Rimini, Riccione, Cattolica e dintorni.
Per gli amanti del cinema c’è un motivo particolare per amare questa striscia di terra che si affaccia sul Mar Adriatico: qui è nato Federico Fellini, il più grande regista del cinema neorealista italiano.
Molti suoi film sono stati ambientati a Roma (chi non ricorda Ekberg e Mastroianni nella famosa scena nella Fontana di Trevi?) ma molti sono i capolavori ambientati a Rimini a cominciare da Amarcord che è stato ricordato proprio in questo inizio di estate durante i festeggiamenti dei 110 anni del grand Hotel Rimini. Qui la cronaca della serata al GHR.
Ma ora è uscita la nuova Guida ai sapori e ai piaceri della Riviera romagnola.
La Guida è completa, capace di accompagnarvi attraverso tutte le sfumature e le strutture di questo magico angolo d’Italia.
Nella Guida de “la Repubblica” troverete: 111 ristoranti della Riviera Romagnola – 79 botteghe del gusto e piadinerie – 54 dimore di charme – La Riviera da scoprire – Itinerari tra rocche e castelli – Parchi divertimento – Percorsi divini – Piatti della memoria – Le ricette degli chef
Giuseppe Cerasa: la Romagna di mare si è trasformata in Romagna da amare
“Un tempo qui era un immenso divertimentificio”, ha scritto Giuseppe Cerasa, classe 1954, direttore delle guide di Repubblica. “Luogo spensierato di relax a basso costo, seriale, patria di vacanzieri del nord Europa che affrontavano il viaggio a medio raggio pur di avere le loro tre, quattro settimane di sdraio, ombrellone, discoteca e quant’altro. Poi ci sono stati momenti di incertezza, il modello balera ha mostrato qualche scricchiolio, mare sabbia e piadina non facevano più rima con vacanza, come da tradizione rigorosamente tramandata da padre in figlio e così all’improvviso la Romagna di mare si è trasformata in Romagna da amare. Ha intuito prima di altre regioni o costiere italiane che il turismo per consolidarsi ed essere sempre in linea col segno più aveva bisogno di diversificarsi: musica, liscio, ombrelloni, secchielli, vitelloni (che parola brutta) non erano sufficienti a giustificare una vacanza, soprattutto in tempi di accesso facile ai social e soprattutto rispetto ai canoni moderni di una vacanza esplorativa, emozionale e diversificata. Ed ecco che la costiera romagnola ha cambiato pelle, è ridiventata altamente attrattiva, ha saputo conquistare il consenso estero, tornando in testa alle classifiche italiane del turismo per famiglie e non solo. Ecco perché abbiamo sentito l’esigenza di realizzare questa Guida ai sapori e ai piaceri della Romagna, cercando di capire cosa c’è di nuovo oltre a piadina e il brodetto (vi dedichiamo due belle ed ampie sezioni della guida) e esplorando sentieri che possano giustificare un ritorno di milioni di turisti all’anno”.
Nella guida anche Mirko Casadei in una lunga lunga intervista ammette che “La Romagna è cambiata, ma in meglio. Non offre solo il mare, la spiaggia, i grandi parchi di divertimento: venire qui diventa una esperienza ricca di emozione e di angoli da scoprire. C’è il turismo culturale con le nostre città ricche di storia, c’è l’entroterra con i suoi borghi unici. Qui sono nati i dancing, le balere, le discoteche più belle, ma adesso tutto questo non basta più”.
E tra antico e presente potete sfogliare le varie facce di una Romagna che è stata concepita per far divertire milioni di persone e che nonostante il tempo che passa è sempre ben disposta a mantenere le promesse.
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