“Viaggi”, l’Automobile dell’Aci e il vino il Sorpasso
Il mensile dell'Aci e la storia di un vino, Il Sorpasso, di Fulvio Martini che ha le vigne proprio dove è stato girato il film di Dino Risi
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 02/07/2018
Siamo in estate e oggi, domenica 1 luglio, trovate nelle edicole “Viaggi” de l’Automobile.
O meglio, Viaggi, è la storia di copertina del numero doppio di luglio-agosto 2018 del mensile dell’ACI, che potete acquistare anche in formato digitale.
Il viaggio è sempre stato, sia per chi va in vacanza o chi tornava a casa “in ferie”, pensiamo agli immigrati meridionali che per la maggior parte abitavano e lavoravano, negli anni ’60, nel Nord Italia e d’estare tornavano nella casa paterna nel sud d’Italia.
Oggi tutto è diverso, ma la mobilità continua a cambiare l’aspetto dell’estate
E “L’Automobile”, il mensile dell’Aci, non solo ci fa sognare, come un racconto sulla Patagonia, affidato a uno dei più grandi narratori di viaggi, Bruce Chatwin, ma ci porta a considerare in modo diverso i mezzi che usiamo normalmente per andare a lavorare, in città come per recarsi nel resto del mondo. L’auto, la moto, l’aereo, la bicicletta, i piedi, tutto ciò che serve per spostarsi a volte ci permette di andare anche attraverso emozioni e paesaggi impensabili.
E tante sono le proposte di “Viaggi”: New York vista dal sedile posteriore di un’auto condivisa, l’Algarve battuto dal silenzio di un’auto elettrica, Bali solcata con un motorino equipaggiato di surf, Tokyo attraversata a bordo di un nuovo taxi che cancella la tradizione.
La prova del mese è in tema con l’estate: abbiamo guidato la Mercedes Classe E Cabrio, una aperta classica e lussuosa.
La Lancia Aurelia B24: l’auto del “Sorpasso” che ha dato il nome ad un vino
Ma le pagine che ci hanno riportato al passato, i viaggi nel tempo, sono quelle dedicate ad una Lancia Aurelia B24 spider – sì, quella protagonista anche del film “Il sorpasso”, un film del 1962, diretto da Dino Risi, e interpretato dalla strana coppia formata da un estroverso e mattatore Vittorio Gassman e da un timidissimo, Jean-Louis Trintignant.
La pellicola è generalmente considerata come il capolavoro del regista e costituisce uno degli affreschi cinematografici più rappresentativi dell’Italia del benessere e del miracolo economico della fine degli anni ’50.
Le scene partono da una assolata Roma di agosto e finiscono in un bellismo borgo della Toscana, Castiglioncello, proprio dove comincia la storia di Fulvio Martini e anche il “nostro” racconto.
Fulvio Martini ha dato al vino il nome del film: il Sorpasso
Vicino a Castiglioncello, tra il mare e l’Aurelia, teatro di molte scene del film e del drammatico finale, di fronte al mare di Castiglioncello un imprenditore di Sorbolo nel parmense, Fulvio Martini (qui la storia) con la cantina Fortulla coltiva le sue vigne proprio sul bellissimo tratto di costa tirrenica.
E in questo incantevole posto che nasce il vino, Il Sorpasso, un classico taglio bordolese made in Tuscany.
Ma qui lasciamo le pagine del mensile dell’Aci e ripubblichiamo un bellissimo “affresco” su Il Sorpasso e su Fulvio Martini scritto tanto tempo fa, su InformaCibo, dalla nostra Chiara Iasiuolo
Bere come una spugna di Chiara Iasiuolo
A metà strada tra una boutade e un gioco di parole, mai questo modo di dire è stato così pregnante come in questo caso. Parliamo in particolare delle due parole – il bere nella sua forma più eccelsa, il vino, e la spugna – entrambe intese nel loro significato letterale; due parole che viaggiano disgiunte nella quotidianità. Espressione idiomatica a parte, infatti, difficilmente ci capiterà di associarle nello stesso contesto.
(Anche se mi sono ricordata del vecchio Spugna, il nostromo di Capitan Uncino in Peter Pan, ma non sono poi così sicura che facesse queste gran bevute con il resto della ciurma …).
Tra il bere e la spugna dunque manca o meglio mancava in natura un anello di congiunzione. A colmare questo vuoto ci ha pensato il sig. Fulvio. Non tutti forse sanno che Fulvio Martini è il re delle spugne o meglio dei prodotti per l’igiene della casa e della persona. E tra uno scrub con guanto in fibra di bambù e lino e una pulitina in casa con la paglietta sgrassante, ha trovato anche il tempo di realizzare il sogno del padre: ettari di terreno coltivati a vigneto con vista mare. Dove? In Toscana, a Castiglioncello provincia di Livorno. Tutto nasce nel 1994.
Oggi questa realtà si chiama Fortulla e comprende un’incantevole struttura che accoglie gli amanti della campagna e del buon cibo a Il Casale del Mare.
Ecco come il mondo del bere e quello delle spugne si fonde in un unicum singolare.
Ma spostiamoci di qualche passo e percorriamo insieme un’altra storia. Questa però ce la racconta in parte Dino Risi con i volti di Gassmann e Trintignant in un’affascinante Lancia Aurelia decappottabile nel film “Il Sorpasso”. Siamo nel 1962 e con il vento in faccia i nostri eroi percorreranno l’Aurelia da Roma fino a Castiglioncello; un lungo tragitto alla scoperta di due personaggi profondamente diversi, ma legati da un’attrazione reciproca e fatale.
Ora è proprio da qui che trae spunto il sig. Fulvio per dare vita a un grande vino rosso che chiama appunto il Sorpasso, come il film.
Di chiara ispirazione francese, almeno nella scelta dei vitigni utilizzati, il Sorpasso è composto da Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc in egual misura (47%) e da una piccola percentuale di Merlot (6%). È affinato in barrique per 14/16 mesi e continua con un affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi.
Al naso è intenso con forti note di frutta rossa, erbe aromatiche e alcuni accenti speziati.
In bocca è ricco con tannino eleganti e vellutati. Circa 40€ al consumatore.
Se “Il Sorpasso” è considerato dalla critica cinematografica uno tra i migliori film italiani di sempre, perché non pensare che il Sorpasso possa invece entrare nella rosa dei migliori vini del territorio? In fondo non dimentichiamo che ha tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa come tanti altri colleghi della vicina Bolgheri.
Che tenti allora il sorpasso, ma attenzione alle curve.
(Al Ristorante Trussardi, si è festeggiato i 20 anni della cantina toscana di Fulvio Martini e Laura Marzari).
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