GS1 Italy: un piano strategico sulla qualità dei dati
Il 2019 sarà l’anno del data quality per aumentare competitività ed efficienza nel largo consumo
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 27/06/2018
Dal convegno organizzato da GS1 Italy lo scorso giovedì 21 giugno al Piccolo Teatro di Milano, sono uscite una serie di proposte per accompagnare le imprese del largo consumo nello sviluppo della cultura del data quality all’interno dell’azienda e nella strutturazione dei processi di data governance. La qualità dei dati è, infatti, diventata un vantaggio strategico e le aziende devono assicurare -affermano gli organizzatori del Convegno- che i dati disponibili sui loro prodotti siano di qualità, corretti e aggiornati.
Il data quality leva competitiva per il Btob e per il consumatore
In quarant’anni si è passati dall’introduzione del codice a barre alla costruzione del gemello digitale: ne ha decisamente fatta di strada il data management, diventando un asset indispensabile per la competitività d’impresa e l’efficienza di filiera. Ora, nell’era digitale, la nuova frontiera è il data quality, che è diventata una leva competitiva imprescindibile sia per il business to business che per raggiungere il consumatore.
Oggi non basta scambiare e condividere informazioni in modo standard: occorre anche che le informazioni siano aggiornate, allineate e corrette, di qualità. Solo così si può competere sul mercato e presidiare i canali commerciali nazionali e internazionali, online e offline.
«La rivoluzione digitale pone alle aziende la sfida della gestione dei dati e delle informazioni, dello scaffale fisico e della sua logistica in parallelo allo scaffale digitale e alla sua logistica estesa fino alla porta di casa del consumatore. GS1 assiste e sostiene le imprese nel loro indispensabile processo di trasformazione in data driven company». Alberto Frausin, presidente di GS1 Italy, sintetizza così, in apertura del convegno Big data nel carrello, dall’efficienza di filiera alle strategie di marketing, il percorso compiuto da GS1 Italy e il suo impegno per traghettare la filiera del largo consumo nell’epoca del gemello digitale (il termine è stato coniato dalla Nasa), cioè della replica virtuale di un prodotto fisico. Ma per farsene pienamente carico, le aziende devono badare molto più di prima alla qualità dei dati, che, conseguentemente, sono anche qualità del prodotto.
Nel corso dell’evento al Piccolo Teatro il presidente Frausin, ha fatto un importante annuncio: «Per sostenere l’impegno della filiera nell’adozione del catalogo elettronico (GS1 GDSN®) e per concretizzarlo rapidamente in progetti di sistema, GS1 Italy ha predisposto, per supportare le imprese, il PAQ, Piano per l’attuazione della qualità dei dati, che si basa su tre pilastri: governance dei dati, controllo e verifica e formazione».
Giorgio Santambrogio: “Il 2019 sarà l’anno del nostro grande viaggio nel data quality”
Un altro importante annuncio è stato fatto dal presidente dell’ Associazione della distribuzione moderna ADM, Giorgio Santambrogio, che ha anticipato l’impegno della distribuzione moderna presente in Italia ad aderire allo standard GS1 GDSN: «Il 2019 sarà l’anno del nostro grande viaggio nel data quality. A gennaio saliremo a bordo del catalogo elettronico/GS1 GDSN® attraverso Allineo per arrivare, a fine anno, a raggiungere l’obiettivo che ci siamo proposti».
Nel corso dell’incontro “Big data nel carrello” ampio spazio è stato dedicato al percorso virtuoso che – grazie agli standard GS1 – permette alle imprese di scambiarsi informazioni dettagliate e corrette, arrivando così a relazionarsi meglio con il consumatore.
Inoltre i “pionieri” dell’implementazione di questa soluzione hanno presentato le loro esperienze di data management.
Francesco Pugliese, Francesco Del Porto e il progetto di Allineo
«Stiamo ragionando di concetti che rendono competitive le aziende nel tempo», afferma Francesco Pugliese ceo Conad, dialogando con Francesco Del Porto, president region Italy & global chief customer officer Barilla. «Anche in passato le aziende erano sommerse di dati, ma ciò che cambia oggi è la capacità di poterli leggere con una nuova ottica. Non per nulla le informazioni da scanner oggi non sono più sufficienti a costruire un posizionamento distintivo. In questo passaggio dal prodotto al mondo di relazioni, la vera sfida è la selezione e la gestione delle informazioni prodotte a valle dal consumatore per risalire a monte lungo la filiera».
Dal canto suo Del Porto ha precisato che: «Tutte le aziende, al di là di quelle tecnologiche, hanno compreso che i dati sono un asset, ma è necessario renderli utilizzabili all’interno dell’organizzazione. È importante sviluppare competenze e interconnessioni all’interno delle aziende abbattendo steccati organizzativi».
Sono queste le premesse che hanno portato Barilla e Conad ad avviare il progetto di Allineo. «Abbiamo ripreso il progetto del catalogo elettronico con Conad perché in Allineo riscontriamo alcuni vantaggi che in passato, in precedenti esperienze, erano mancati. Primi fra tutti la garanzia della qualità dei dati nel tempo e dei controlli: sul totale del portafoglio prodotti stiamo verificando una qualità del dato pari al 99%. Inoltre Allineo consente un time to market più rapido ed efficace», spiega Del Porto.
«È necessario andare oltre vecchi steccati», riprende Pugliese. «Tutto il mondo dei dati è costruito secondo i vecchi steccati: il processo è farraginoso, complesso, spesso duplicato all’interno dell’azienda con ricadute negative sui costi e sull’attendibilità dei dati. Il grande valore di Allineo, non essendo un sistema proprietario, diventa uno standard per tutti. Da ultimo una considerazione: nel nostro settore vi sono alti indici di errore: il 45% complessivamente sui processi, il 65% sui prodotti a peso netto, il 75% sulle dimensioni dei prodotti. Il catalogo elettronico fa piazza pulita di queste inefficienze e permette di connettere finalmente il pensiero con le parole e con le azioni».
E’ poi interventuo il chief information officer di Conserve Italia, Enrico Parisini, che ha illustrato i risultati raggiunti grazie a Immagino, il servizio web di GS1 Italy che permette di semplificare i processi di scambio, di gestione, di aggiornamento e di validazione delle immagini e delle informazioni dei prodotti tra clienti e fornitori.
A completare il programma dei lavori sono stati gli interventi: Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano (“La marca ha ancora valore? «Oggi più di ieri» è stata la risposta di Noci); Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy; Andrea Farinet, chairman di Socialing Institute; Paolo Iabichino, chief creative officer di Ogilvy & Mather Italia; l’attrice e scrittrice Arianna Porcelli Safonov; Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy.
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