Food & Wine Tourism Forum: turismo e cibo
L’ enogastronomia è la prima motivazione di viaggio in Italia per i turisti: "numeri impressionanti che fino a 10 anni fa erano impensabili"
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 27/06/2018
Nell’Anno del Cibo Italiano al Castello di Grinzane Cavour, si è svolto il “Food & Wine Tourism Forum” (21 giugno 2018) con l’obiettivo di fare il punto, in base agli ultimi dati, sul mondo dell’enogastronomia legato a quello del turismo.
Hanno partecipato i massimi esperti di turismo, enogastronomia, blackchain, nuove tecnologie e trend di settore, fra gli altri: Maria Elena Rossi – direttore Marketing e promozione Enit, Flavia Coccia (Isnart-Unioncamere), Roberta Milano, direttore scientifico di Food &Wine Tourism Forum, Oscar Farinetti, Angelo Gaja, Pier Francesco Zazo (ministero degli Esteri), Fabio Galetto, (Google Italia).
Il turismo enogastronomico in Italia ha raddoppiato in un anno il suo peso
Una ricerca di Isnart-Unioncamere ha confermato la crescita del turismo enogastronomico, un fatto non nuovo ma che fa piacere venga confermato da ricerche qualificate.
Il turismo enogastronomico è in grande crescita in tutto il mondo. In Italia, con oltre 110 milioni di presenze, ha raddoppiato in un anno il suo peso. La ricerca ha stimato un impatto economico di oltre 12 miliardi (pari al 15,1% del totale turismo) per quanto riguarda le spese legate all’agroalimentare da parte dei turisti che fanno vacanze in Italia. Il 43% delle presenze riguarda il turismo italiano (con 47 milioni), mentre il 57% è costituito da turismo internazionale (con 63 milioni di presenze).
Flavia Coccia, Isnart: “cresciamo con numeri impressionanti fino a dieci anni fa”
Una grande esperta, Flavia Coccia, dell’Isnart- Unioncamere, ha detto: “Dalla ricerca emerge che il turismo enogastronomico sta crescendo di anno in anno e l’Italia sta raggiungendo numeri impressionanti che fino a dieci anni fa erano impensabili. Questo significa che il turismo enogastronomico è il primo prodotto turistico italiano ed è il punto di forza su cui il Belpaese deve puntare per consolidare e migliorare la sua posizione. In Italia si viene perché si cerca cultura, identitò, i sapori, i paesaggi. Si cerca quello che si è perso negli altri luoghi. Quando i turistici si recano da noi cercano la genuinità dei prodotti enogastronomici”.
In dettaglio le ricerche effettuate sul principale motore di ricerca
Di seguito, in dettaglio, alcuni estratti dei dati forniti da Google trends, basati sulle ricerche effettuate sul principale motore di ricerca mondiale.
Nel biennio 2017-2018, i Paesi che hanno dimostrato il maggiore interesse per l’Italia come destinazione turistica legata al settore agroalimentare sono nell’ordine: Paesi Bassi (+14%) Belgio (+20%) Svizzera (+4%) Francia (+21%) e Danimarca (+70%)
Per quanto riguarda in particolare il turismo enologico, i paesi in cui l’Italia è più cercata sono: Svezia (+57%), Slovenia (+50%), Danimarca (+160%), Stati Uniti (+10%) e Irlanda (+17%).
Gli utenti globali interessanti all’Italia da un punto di vista enogastronomico cercano principalmente le regioni e le città, in particolare: Toscana e Firenze, Piemonte e Alba, Lazio e Roma, Sardegna, Sicilia.
Quali specialità enogastronomiche cercano i turisti?
In riferimento alle specialità enogastronomiche, il prodotto italiano più cercato nell’ambito del turismo enogastronomico su tutto il territorio globale è il prosecco, seguito nell’ordine da mozzarella, gorgonzola, ricotta e tartufo.
A livello globale le eccellenze italiane spiccano anche rispetto ai prodotti esteri: la Mozzarella raccoglie il quadruplo delle ricerche del Camembert, il Parmigiano Reggiano il doppio del Brie, il Gorgonzola è cercato una volta e mezzo il Roquefort, la Grappa il triplo del Cognac, il Limoncello il triplo del Cointreau. Bene anche il Prosciutto di Parma e San Daniele, che è cercato tre volte tanto rispetto al Jamón iberico.
Nonostante gli ottimi risultati testimoniati dai dati presentati a Grinzane Cavour, c’è ancora molto lavoro da fare in termini di innovazione, sviluppo, promozione e valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano. I relatori, a termine degli interventi hanno lanciato agli oltre 300 partecipanti (studenti, giornalisti, blogger, operatori del settore turistico) nuovi interrogativi e nuove sfide per il futuro del turismo italiano.
Cosa ci aspetta per la stagione estiva?
Maria Elena Rossi – Direttore Marketing e promozione Enit, ha affermato: “Dal monitoraggio Osservatorio nazionale del Turismo di Enit sui Tour Operator internazionali in merito all’andamento del turismo enogastronomico per la stagione estiva, si rileva una crescita del 10% per i Paesi europei e del 20% per i Paesi oltreoceano. Enit è impegnata con azioni di marketing e promozione nei 5 continenti su questo segmento nell’Anno del Cibo italiano”.
Chi ha collaborato all’ iniziativa e al forum
L’evento ha visto la collaborazione e la partecipazione di Enit, Mibact e Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese del MAECI e Regione Piemonte. Google, TripAdvisor, Future Brand e The Fork, sono alcuni dei partecipanti ai panel di discussione. Ricerche, dati, case history, didattica e tavole rotonde: un programma, sviluppato in parallelo su tre sale, di cui una interamente dedicata alla formazione con esperti che terranno laboratori su specifici temi di comunicazione digitale (Facebook, Instagram, YouTube e Twitter) o sulla comunicazione digitale in specifici mercati (Russia).
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