di
Luciano Scarzello
L’evento è stato promosso dal Comune di Cerignola e realizzato in collaborazione con l’associazione “Di terra di mare”, Red Hot – impresa creativa, Adventa, ItaliaLab, Cerignola Produce-agenzia comunale per lo Sviluppo del Territorio e L’Agorà, con la partecipazione speciale del Consorzio di Tutela oliva da mensa Dop La Bella della Daunia, varietà Bella di Cerignola. A questi si è aggiunto il patrocinio di Regione Puglia
Il Tavoliere delle Puglie, in provincia di Foggia, è noto per le sue ottime coltivazioni agricole a partire dal grano e dalle verdure, in primis l’oliva e i pomodori. Che fosse una terra promettente l’aveva già capito Federico II di Svevia il celebre imperatore che arrivò da queste parti nella prima metà del XIII° secolo . Località molto importante legata alla storia del Tavoliere è Cerignola e il suo prodotto simbolo che è proprio l’oliva grande nota anche come “La bella di Cerignola” che già da alcuni anni ha ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento della dop “Bella dalla Daunia” insieme all’Ascolana e alla Nocellara del Belice in Sicilia. Un risultato importante che ha premiato il lavoro svolto da decine di olivicoltori i quali che per valorizzare il prodotto han sempre puntato sulla qualità. Per rendere omaggio all’oliva a fine ottobre si è svolto proprio a Cerignola il 1° Festival “
La più Bella sei tu” che ha offerto al territorio un’
opportunità di essere maggiormente conosciuto per le sue caratteristiche non solo economiche ma anche storiche e culturali.
L’evento è stato promosso dal Comune di Cerignola e realizzato in collaborazione con l’associazione “Di terra di mare”, Red Hot – impresa creativa, Adventa, ItaliaLab, Cerignola Produce-agenzia comunale per lo Sviluppo del Territorio e L’Agorà, con la partecipazione speciale del Consorzio di Tutela oliva da mensa Dop La Bella della Daunia, varietà Bella di Cerignola. A questi si è aggiunto il patrocinio di Regione Puglia.
Come dicevamo la coltivazione dell’oliva in questa parte della Puglia ha origini che affondano al periodo del Rinascimento. Prime notizie si hanno in documenti del XV° secolo a seguito dell’introduzione da parte degli Aragonesi di ecotipi provenienti dalla Spagna ma secondo altre fonti sarebbe stata introdotta dai Dauni, antica popolazione balcanica che invase la Puglia o dagli stessi Romani che pure arrivarono da queste parti con le loro legioni. Oggi alla coltivazione dell’oliva si dedicano centinaia di produttori con piccole o medie proprietà, altri riuniti in cooperativa. A favorirne la buona qualità sono le condizioni pedoclimatiche favorite da una buona escursione termica.
La “Bella della Daunia” dunque come elemento portante dell’economia locale e occasione di “riscatto” per questo territorio dove il turismo è sì sviluppato ma intende raggiungere livelli più alti come si è verificato in altre province della Puglia. Carlo Cambi, noto giornalista enogastronomo, Testimonial della manifestazione, gli ha dato un respiro più ampio mettendola anche sul tema della libertà. “
La libertà è la cosa più importante del mondo” ha detto rivolgendosi agli studenti delle scuole medie e superiori durante il workshop “
In nome dell’oliva, potenzialità e sviluppo” e ha aggiunto:
“Bisogna essere saldi nelle convinzioni perché oltre la democrazia c’è solo la paura e per voi la Bella di Cerignola è una straordinaria occasione di riscatto”.
Bella non è solo l’oliva ma anche l’idea che hanno avuto gli organizzatori di coinvolgere in questa manifestazione le generazioni più giovani. Infatti il futuro sarà nelle loro mani come pure l’agricoltura.L’assessore regionale all’Agricoltura Leo Di Gioia ha aggiunto: “Le scelte che farete da grandi dipendono molto dalle cose che oggi gli adulti sapranno fare e immaginare per voi. Iniziative di questo tipo mirano a fare in modo che la comunità si riappropri della storia, dell’identità e dell’orgoglio di produrre ricchezza enogastronomica. Una ricchezza che si può e si deve trasformare in opportunità di sviluppo per il territorio e per voi”.
Il Festival ha messo in mostra anche gli altri prodotti tipici del territorio e l’artigianato. Negli stand dei molti espositori c’era da leccarsi i baffi ad assaggiare diverse prelibatezze. Oltre all’le olive e all’olio extravergine anche confezioni a base di pomodori, verdure e formaggi tipici come le ricotte, pecorini, scamorze, caciocavallo, provoloni e mozzarelle. Inoltre i vini rossi e bianchi. Con la regià, in qualche modo, di Mastro Ciccio uno dei più anziani coltivatori di olive che è anche uno dei più autorevoli custodi degli antichi saperi di questo prodotto nonché protagonista di un video promozionale.
Poi le eccellenze legate al
mondo della cooperazione e dell’associazionismo: dalla Società Cooperativa
La Bella di Cerignola con sede presso l’azienda Santo Stefano dei conti Pavoncelli che dal 1933 si occupa della trasformazione, del confezionamento e della commercializzazione di olive provenienti esclusivamente dai campi dei soci, alla cooperativa sociale
Pietra di scarto che da un terreno confiscato alla criminalità organizzata ha dato vita a un uliveto e non solo. E ancora le associazioni
A.GE Cerignola onlus,
ORSA onlus,
WE Make e
S.O.S. Cerignola, la libreria
L’Albero dei Fichi e l’autrice
Chiara Patarino che durante la tre giorni hanno animato con letture e laboratori lo spazio dedicato ai bambini.).
“Quello che ci muove è l’amore, la dedizione per questa città”, ha affermato il Sindaco Franco Metta durante il taglio del nastro dell’evento e ha poi aggiunto: “questa è un’occasione importante per Cerignola, per confermare a tutti coloro che da fuori ci guardano che la città si è risvegliata e sta recuperando il tempo perduto”. In occasione dell’evento, infatti, è stato possibile visitare il Museo di Torre Alemanna accompagnati dalle guide dell’associazione Verderamina e il Polo Museale con le guide della Pro Loco.
Soddisfazione per la prima edizione de La più Bella sei tu è stata espressa anche dalle organizzatrici Ester Fracasso e Maria Pia Liguori che, ringraziando la città di Cerignola per l’accoglienza e il sostegno all’iniziativa, hanno dichiarato : “Abbiamo sentito l’amore per questo luogo, prima attraverso le parole e i racconti di Mastro Ciccio e poi attraverso i ragazzi, le associazioni, i produttori; questo a conferma che l’unica prosperità possibile è quella condivisa. La più Bella sei tu vuole essere un’occasione di rivalutazione e valorizzazione di questo territorio e delle sue eccellenze”.
Oltre al Museo della Torre Alemanna di cui abbiam fatto cenno un altro museo importante di Cerignola è quello del Grano, considerato tra i più importanti della pensiola. Qui viene raccontata, tramite i resti di molti attrezzi agricoli, la storia della coltivazione del grano nel Tavoliere e le vicende storiche e sindacali legate al nome di Giuseppe Di Vittorio, celebre sindacalista di cui quest’anno ricorre il 50° anniversario della morte. Poco lontano a Canne della Battaglia si trova il museo della famosa battaglia del 216 a.c. tra Annibale e le legioni di romane. Dall’alto della collina si può anche vedere la sottostante pianura nelle vicinanze dell’Ofanto dove avvenne lo scontro.