Nasce “Consortium”, il magazine dei Consorzi di tutela Dop e Igp
Racconta da vicino le diverse esperienze del mondo agroalimentare e vitivinicolo dei prodotti a Indicazione Geografica
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 29/05/2018
Nasce “Consortium”, il magazine trimestrale dei Consorzi di tutela DOP e IGP. La nuova testata è stata presentata a Reggio Emilia in occasione dell’assemblea annuale dei soci Aicg, presso la sede del Consorzio Parmigiano Reggiano.
E’ la prima rivista divulgativa a carattere scientifico concepita per raccontare da vicino le diverse esperienze del mondo agroalimentare e vitivinicolo dei prodotti a Indicazione Geografica.
Consortium -nelle versioni cartacea e digitale – afferma una nota dei promotori-, vuole raccontare e diffondere per sostenere il lavoro di soggetti capaci negli anni di trainare i territori anche su grandi tematiche come l’innovazione e la sostenibilità”.
All’interno della rivista si potranno leggere contenuti che analizzano i mercati nazionali e internazionali, le strategie di sviluppo e di promozione dei Consorzi, le ricerche del mondo universitario in tema di innovazione e sostenibilità, le opinioni di presidenti e direttori e le attività legate al turismo rurale dei prodotti Dop e Igp.
I contenuti del primo numero di Consortium
Nel primo numero di Consortium (giugno 2018) si parla di Origo – Geographical Indications Global Forum, Europa con un intervista esclusiva a Phil Hogan, Accordo Canada-UE (CETA), turismo enogastronomico con “Caseifici Aperti“, sostenibilità con un focus speciale, mercato internazionale del vino, filiera dell’Olio, progetti PSR e un’analisi approfondita sulle attività dei Consorzi di tutela Prosecco DOC e Aceto Balsamico di Modena IGP e altro ancora.
Le pagine dedicate al turismo enogastronomico di “Caseifici Aperti“
I partner del progetto sono l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in qualità di editore e la Fondazione Qualivita che ne cura i contenuti e la realizzazione.
”Il sistema delle Dop e Igp negli ultimi 10 anni, sulla base dei dati del Rapporto Ismea Qualivita, ha vinto- spiegano i promotori dell’iniziativa editoriale- molte sfide e vissuto una crescita progressiva fino ad arrivare ad un valore alla produzione di 14,8 miliardi di euro (+70% dal 2007) e un peso del 22% su tutto l’export agroalimentare italiano (+147% dal 2007). Un quadro– si precisa- che si è rafforzato, a partire dal 2008, con l’istituzione di una normativa omogenea a livello comunitario per la protezione delle Indicazioni Geografiche.
Condividi L'Articolo
L'Autore