Braccia prestate all’agricoltura per 30mila giovani. Ritorno epocale
In crescita le domande per lavorare nei campi. I consigli degli esperti per avere successo nel settore.
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 27/04/2018
Circa 30mila giovani nel 2016/2017 hanno presentato domanda in Italia per l’insediamento in agricoltura dei Piani di sviluppo rurale (Psr) dell’Unione Europea, con il 61% concentrato al sud e nelle isole e il 19% al centro e il resto al nord, con picchi in Sicilia (4.700) e Puglia (4540): è quanto emerge dallo studio Coldiretti “Ritorno alla Terra” presentato durante il primo Open Day dell’agricoltura Italiana in Puglia a Bari.
“ritorno epocale, che non avveniva dalla rivoluzione industriale”
L’associazione parla di un “ritorno epocale, che non avveniva dalla rivoluzione industriale”. Per il presidente Roberto Moncalvo: “Il mestiere della terra non è più considerato l’ultima spiaggia di chi non ha un’istruzione e ha paura di aprirsi al mondo, ma è la nuova strada del futuro per giovani generazioni istruite e con voglia di fare tanto”. Lo dimostra il fatto che – ha precisato Moncalvo – le domande ad oggi presentate già superano di circa il 44% il totale degli insediamenti previsti per l’intera programmazione fino 2020 secondo l’analisi della Coldiretti sui dati regionali.
Si preferisce gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale
Cambiano le aspettative e i sogni dei giovani: oggi, secondo un recente sondaggio Coldiretti/Ixè, nel 57 per cento dei casi si preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento).
Per sostenere gli aspiranti colleghi imprenditori, i giovani della Coldiretti hanno costituito anche una speciale task force che opera a livello territoriale con tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito.
Come avere successo nei campi in 10 mosse:
Un percorso in 10 mosse per avere successo nei campi: non basta avere una grande passione ma bisogna pianificare la propria impresa per tempo, prestando molta attenzione alla creazione del business plan e alla ricerca delle fonti di finanziamento disponibili
- avere un’idea d‘impresa ben chiara sulla tipologia di imprenditore che si intende diventare intorno alla quale costruire un progetto di sviluppo.
- studiare bene territorio, risorse disponibili, mercato, concorrenti e normative vigenti.
- prestare attenzione alla fase della progettazione vera e propria con la verifica della fattibilità redigendo con l’aiuto di adeguati specialisti un business plan in grado di conferire credibilità al progetto.
- Disegnare una mappa delle fonti di finanziamento
- Valutare le offerte di credito e scegliere gli istituti dove richiedere il finanziamento.
- Verifica della possibilità di accesso a risorse private o pubbliche, una volta individuato l’istituto di credito al quale appoggiarsi o il bando pubblico al quale concorrere.
- Ricerca delle garanzie necessarie alla concessione dei finanziamenti anche con la consulenza e la collaborazione di CreditAgri, il sistema di garanzia della Coldiretti per le aziende agricole.
- Presentare il progetto per accedere al credito bancario
- Presentare il progetto per accedere ai fondi pubblici
- Il traguardo, che diventa poi il punto di partenza dell’impresa, è la realizzazione del progetto
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