Crea: il grano saraceno per la vita e per lo sport - InformaCibo

Crea: il grano saraceno per la vita e per lo sport

A Tarvisio il secondo simposio europeo il 21 e il 22 aprile

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 20/04/2018

Il Crea Alimenti e Nutrizione è tra gli organizzatori del 2° Simposio europeo sul grano saraceno, che si terrà il 21 e il 22 aprile, presso il centro culturale “Julius Kugy”, di Tarvisio (UD). Un’occasione non solo per scoprire gli innumerevoli benefici nutrizionali e nutraceutici, ancora poco conosciuti, di questo vegetale, ma anche per saperne di più sui suoi aspetti culturali e gastronomici.

Una particolare sessione sarà dedicata all’utilizzo di prodotti a base di grano saraceno nell’ambito della pratica sportiva, sia come integrazione post-gara che per il generale benessere dell’atleta. Vi parteciperanno rappresentanti di diverse discipline sportive, medici e tecnici, di alto livello, tra i quali Matteo Guadagnini – direttore tecnico della nazionale femminile di sci alpino; Lara Della Mea – nazionale di sci alpino; Luca Gatteschi – medico della nazionale di calcio di Coverciano, medico dell’Udinese calcio e membro dello staff medico del Watford football club.

Nella giornata di domenica 22, saranno inoltre affrontati i temi riguardanti l’impiego di questo pseudo-cereale in ambito sanitario: dall’utilizzo negli alimenti per celiaci, fino ai recenti studi nell’alimentazione di pazienti con resezione pancreatica.

Il Crea, già da diversi anni, studia le caratteristiche del grano saraceno nei suoi molteplici aspetti: dalle caratteristiche agronomiche a quelle nutrizionali; dal suo utilizzo negli alimenti per celiaci a quello per gli sportivi fino ai recenti studi sulle proprietà nutraceutiche. In particolare, sugli sportivi (esponenti dello staff tecnico della Federazione italiana sport invernali) è stata già messa a punto e testata dal Crea una birra a base di grano saraceno tartarico, e a ridotto tenore alcolico, che ha dimostrato notevoli proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

Inoltre, vista la crescente domanda interna, il Crea si sta impegnando per la ricostruzione e lo sviluppo di una filiera nazionale, che possa far aumentare sensibilmente la nostra produzione. Infatti, data la quasi totale scomparsa della coltura, l’Italia si trova a dover importare oltre il 90% della quantità consumata, in particolar modo dalla Cina e dai Paesi dell’Est Europa, quali Ucraina, Ungheria e Polonia.

Cos’è il grano saraceno

Il grano saraceno è una specie con caratteristiche diverse da quelle degli altri cereali. E’ infatti l’unico che non appartiene alla famiglia botanica delle Graminacee, bensì a quella delle Poligonacee e si caratterizza per l’elevato valore biologico delle proteine, superiore a quello di qualsiasi altro prodotto di origine vegetale. Un tempo veniva coltivato soprattutto nelle vallate alpine, in particolare in Valtellina (Sondrio) e in Alto Adige (Bolzano), e in misura minore sugli Appennini. E’ una pianta facilmente coltivabile, in grado di adattarsi a territori e climi difficili.

Per saperne di più vedere il sito: euroibra2018.com

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