InformaGiro Tappa 9: da PescoSannita a Campo Imperatore in 10 assaggi
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 10/05/2018
Tappa di oltre 200 chilometri tutta abruzzese la numero 7 del Giro d’Italia 2018: il percorso va infatti da Pesco Sannita a Campo Imperatore. Un territorio magico dove non manca nulla: mare, montagna e tanti prodotti tipici.
I primi “fan” dell’Abruzzo a tavola furono Ovidio, D’Annunzio e Silone che con le loro Opere letterarie hanno contribuito a far conoscere i prodotti alimentari regionali.
L’Abruzzo è legato anche a diverse alera particolarità: i trabocchi e il fenomeno della Transumanza, candidato a diventare patrimonio Unesco.
- OGGI In Abruzzo è partita quest’anno la campagna contro lo spreco alimentare Eat me Home (mangiami a casa, ndr): con la consegna delle doggy bag ai ristoratori abruzzesi, l’iniziativa del Dipartimento per la Salute e il Welfare punta a far riscoprire ai cittadini il valore degli avanzi.
- IERI L’Abruzzo è sempre stata una delle più importanti realtà vitivinicole italiane, forte di una storia testimoniata da Ovidio, Polibio e Plinio il Vecchio, e di un’attualità che vede l’Abruzzo tra le prime regioni vitivinicole del nostro Paese.Ad esempio, nei Fasti, il poeta Ovidio si sofferma su cibi e ricette della gastronomia della Roma augustea e locale
- PER STRADA Caratteristica di un viaggio in Abruzzo on the road sono in trabocchi, particolari costruzioni con cui un tempo si pescava. Oggi caratterizzano il paesaggio costiero tanto che una parte di costa è conosciuta come Costa dei Trabocchi. Alcuni sono stati riconvertiti in ristoranti, dove godersi un ottima cucina affacciati sul mare
- PER TERRA L’Abruzzo presenta una straordinaria varietà di vitigni autoctoni, climi e terreni, grazie al proprio territorio incastonato tra l’Adriatico e le montagne del Gran Sasso e della Maiella, nel più grande sistema di aree protette d’Europa. Vitigni autoctoni che danno origine a nettari originali come il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano d’Abruzzo, il Cerasuolo d’Abruzzo ma anche il Pecorino, la Passerina, la Cococciola e il Montonico. Si possono scoprire anche grazie a una piattaforma online dedicata.
- PRODOTTI TIPICI Dagli arrosticini, al pesce, agli spaghetti alla chitarra, l’Abruzzo è una meta eccellente dove provare la cucina regionale. Da non dimenticare l’”oro” abruzzese, lo zafferano Dop dell’Aquila, il Pecorino di Farindola, le Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, il torrone tenero, il tartufo nero d’Abruzzo, formaggi.
- STREET FOOD Una menzione a parte lo meritano gli arrosticini abruzzesi: sono spiedini di carne di pecora, tipici della regione. Piatto povero, dava un tempo sapore anche alla carne più vecchia. Si cuociono alla brace, e secondo la tradizione, i pezzetti di carne si alternano a quelli di grasso, per rendere lo spiedino più morbido e saporito. Si mangiano ben caldi, con un po’ di sale, pane e olio.
- FORSE NON LO SAPEVI “Sgorga” in località Caldari a Ortona la prima fontana di vino in Italia.
- NEI DINTORNI Tappa imperdibile al lago di Scanno, il lago a forma di cuore ricco di leggende. La località ricca di mistero lega anche a un suo prodotto tipico una leggenda: il Pan dell’Orso, dolce tipico di scanno a base di miele e burro. La leggenda dice che un orso goloso rubò questi pani dolci a dei pastori in viaggio per la transumanza.
- TENTAZIONI Da non perdere le Sfogliatelle di VillaFonsina, che si sono da poco aggiudicate la De.Co (e qui trovate la ricetta)
- TRADIZIONI Un tesoro antico da scoprire a piedi: l’Abruzzo è un reticolato di sentieri dove un tempo si svolgeva il rito della transumanza. Il tragitto dei transumanti avveniva lungo una rete di larghe vie erbose chiamate “tratturi”. Una tradizione che modificà la geografia regionale, visto che proprio a servizio di questa immensa rete di tratturi, sorsero nel tempo abbeveratoi, chiese rurali, cappelle, taverne, ponti e diversi punti di sosta, i cosiddetti “riposi”. I I tratturi principali erano tre: il tratturo L’Aquila – Foggia, anche detto il regio tratturo, lungo 244 km, il tratturo Celano – Foggia, lungo 207 km, e il tratturo Pescasseroli – Candela, lungo 211 km. Lo scorso anno è stato firmato un protocollo d’intesa tra Abruzzo, Molise e Puglia per la valorizzare questi sentieri speciali
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