Presentata a Roma la 52esima edizione di Vinitaly - InformaCibo

Presentata a Roma la 52esima edizione di Vinitaly

In programma a Verona Fiere dal 15 al 18 aprile 2018

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 27/03/2018

Presentazione ufficiale questa mattina, martedì 27 aprile, a Roma, della 52esima edizione di Vinitaly, in programma a Verona, dal 15 al 18 aprile prossimi. Nell’occasione, è stata presentata anche la ricerca “Vino: il futuro dei mercati, i mercati del futuro”, promossa da Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sullo sviluppo dei mercati target nei prossimi cinque anni. La notizia QUI su InformaCIBO

Sono interventi, il Viceministro del Mipaaf, Andrea Olivero, Federico Sboarina, sindaco di Verona, Maurizio Danese, presidente Veronafiere, Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere, Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, Michele Scannavini, presidente Ice Agenzia.

ll Salone dei vini e dei distillati giunta alla 52/a edizione si presenta sempre più internazionale, green e digitale, guarda cioè con attenzione ai mercati esteri e mette maggiormente in risalto il profilo internazionale della manifestazione. Secondo le stime fornite, è aumentato del 25% il numero degli espositori esteri presenti all’interno del padiglione International Wine Hall con incoming di delegazioni commerciali selezionate da 58 Paesi e una media di operatori professionali provenienti ogni anno da 140 nazioni.

Molte le new entry: dalla prima volta di Etiopia, Danimarca e Santo Domingo, alle nuove aziende da Francia, Spagna, Croazia, Georgia, Portogallo, Ungheria, Azerbaijan, Usa, America del Sud, Australia, fino al Giappone.

Forte di una media di operatori professionali provenienti ogni anno da 140 Paesi (nel 2017, 128 mila presenze totali di cui 48 mila dall’estero, di cui 30.200 buyer accreditati da 142 Paesi), una crescita dell’offerta “green” e una innovativa directory online con 4.319 espositori da 33 Paesi e 13.000 vini iscritti ad oggi.

Attraverso un portale informativo in italiano, inglese e cinese, consente un matching b2b tutto l’anno.

Maurizio Danese, presidente di Veronafiere Spa, ha sottolineato il trend in crescita ponendo l’attenzione su determinati settori, fra cui l’importante presenza estera: «Siamo stati una delle poche fiere ad annunciare l’intenzione di diminuire i visitatori di una rassegna. Mi riferisco a quelli generici, per aumentare al contempo, invece, le presenze internazionali e dei professionisti. Vinitaly, che partiva comunque con un indice di internazionalità molto importante e al di sopra della media delle rassegne internazionali, ha visto diminuire le presenze dalle 150 mila del 2015 alle 130 mila del 2016, fino ai 128 mila operatori dell’ultima edizione. Nel contempo è cresciuta al 38% la percentuale dei visitatori esteri sul totale)».

Non mancherà il Fuori salone. Nel centro storico di Verona con le iniziative di Vinitaly and the City, un progetto diffuso di degustazioni e momenti culturali dedicate ai wine lover nella città scaligera e, quest’anno, in tre borghi suggestivi della provincia: Bardolino, Soave e Valeggio sul Mincio.

Campagna di comunicazione globale per la promozione del vino italiano

E’ stata anche presentata “Italian Wine –Taste the Passion” la campagna di comunicazione realizzata dall’Agenzia ICE per promuovere il vino italiano sul mercato USA.

La campagna ha l’obiettivo di affermare un posizionamento esclusivo e aspirazionale dei vini italiani. Il vino Made in Italy viene associato ad esperienze di elevato contenuto simbolico, legate a contesti culturali, territoriali, di lifestyle espressivi della eccellenza e unicità italiana.

Il modo in cui sono stati tradotti questi concetti ci restituisce un messaggio che valorizza le principali caratteristiche del vino italiano: la qualità, le varietà e la biodiversità, l’unicità, l’autenticità, la versatilità, la tradizione familiare. 

Il claim “Italian Wine – Taste the Passion” rappresenta la passione che caratterizza ogni fase della produzione del nostro vino e che gli italiani mettono nel condividerlo con il resto del mondo.

Da molti anni,  il vino italiano ricopre una posizione di leadership negli Stati Uniti.

Nel 2017 l’Italia è stata il primo fornitore in quantità ma è solo il secondo in valore con una quota di mercato rispettivamente del 27,7% e 31,4%. Gli USA rappresentano il primo mercato di destinazione del vino italiano, assorbendo il 23,5% dell’export totale per un valore che nel 2017 ha toccato 1.86 miliardi di USD. Nelle nostre vendite prevalgono i vini bianchi (circa il 37% del totale), seguiti dai rossi (34%) e dai vini frizzanti (20%). Questi ultimi sono anche la componente più dinamica delle nostre esportazioni e lo scorso anno sono cresciuti di circa il 10%.

Vinitaly e Vinitaly and the City dal 15 al 18 aprile il calendario eventi della 52a edizione

Verso Vinitaly: il vino sul web, i dati dell’Ovse-Ceves

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