A Rimini Fiera TTG Incontri, la grande kermesse del turismo nazionale e internazionale
di Informacibo
Ultima Modifica: 10/10/2014
Rimini 10 ottobre 2014. Senza il rituale e simbolico taglio del nastro ma direttamente nella Sala Sisto Neri di Rimini Fiera si è aperta ufficialmente ieri, con una “Conferenza di Apertura”, la 51esima edizione del marketplace del turismo italiano, il TTG Incontri di Rimini, la grande kermesse che per tre giorni, fino a domani, sabato 11 ottobre, raccoglie a Rimini non solo i vertici del turismo nazionale e internazionali ma anche le imprese e gli operatori piccoli e grandi.
Ieri, alle 11 puntuale è arrivato a Rimini Fiera il ministro del Turismo Dario Franceschini che è arrivato a Rimini, senza auto bhlu ma viaggiando con un Frecciabianca.
E' stato Paolo Audino, direttore di TTG Italia, a dare il benvenuto augurale ribadendo la mission della kermesse riminese che è quella di seguire i trend del turismo e se possibile anticiparli.
Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera ha sottolineato che "TTG Incontri in collaborazione con Sia Guest, Salone Internazionale dell'Accoglienza, e Ibe Rimini (International Bus Expo) rappresentano non solo il principale appuntamento di business in Italia, ma anche la vera fonte da cui attingere energia. Il turismo -ha concluso Cagnoni- è il settore chiave per il rilancio dell'economia italiana”.
Audino ha dato poi la parola al sindaco di Rimini Andrea Gnassi, presente anche in qualità di presidente della Commissione Turismo Anci.
Gnassi in un incisivo intervento ha incalzato il ministro Franceschini sui decreti attuativi della legge 106 “che configura ‘industrialmente’ turismo e cultura. Adesso è questione di dare “forza e gambe” alla legge puntando sui “fondi europei 2014/2020 con l’obiettivo di realizzare progetti di rigenerazione urbana. Rimini, a titolo esemplificativo, su una prospettiva del genere si giocherebbe il jolly del nuovo lungomare, da attuale corsia spartitraffico a più grande palestra a cielo aperto d’Europa”. Importante sarà “calibrare gli strumenti attuativi”, evitando di “penalizzare il ‘core business’ turistico e far correre il rischio di perdere imprese. Penso allo Sblocca Italia con le ipotesi in corso di permettere i cambi di destinazione d’uso delle strutture ricettive in edilizia residenziale: l’impatto con gli obiettivi dell’industria turistica italiana sarebbero incalcolabili e tutti negativi”.
Contro l'abusivismo che inquina e strangola il mercato si è scagliato Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi (in basso una nota di Federalberghi): "Il turismo non è un settore effimero, di folclore: quando non va ci sono famiglie alla fame e vuol dire che tutta l'economia non va".
Citando poi i dati diffusi dalla Federalberghi sui primi nove mesi dell’anno, il direttore Nucara ha parlato di “stagnazione. La domanda straniera continua a premiarci, ma è drammatica la situazione dei territori orientati verso la domanda interna”. Al ministro del Turismo Franceschini, il direttore di Federalberghi ha chiesto impegni concreti “sul versante della promozione, sui visti turistici, sui servizi accessori, sui cambi di destinazione degli immobili e sul fenomeno dell’abusivismo nel ricettivo come nella ristorazione”.
“In Egitto si può e si deve tornare” con questo messaggio è intervenuto anche Hisham Zaazou, ministro del Turismo dell'Egitto, country partner del TTG Incontri: "I turisti italiani nel Mar Rosso sono cresciuti del 64%. Quando l'Italia va bene, anche l'Egitto va bene. Ho incontrato il premier Matteo Renzi a Il Cairo poco tempo fa e sono sicuro che l'Italia stia procedendo nella giusta direzione e risolverà i suoi problemi".
Peccato che dopo un'ora di dibattito nessuno abbiamo citato l'Expo 2015, il grande appuntamento milanese che ha l'obiettivo di portare in Italia 20 milioni di visitatori. E tutto questo avviene mentre Dubai sta già facendo volare aerei Emirates con un enorme: “Expo 2020”, scritto sul fianco, cinque anni in anticipo rispetto all'inaugurazione!.
E anche visitando tutti i padiglioni della Fiera i loghi dell'Expo 2015 erano poco visibili e legati solo alle aziende (vedi Frecciarossa delle ferrovie dello Stato) che sono sponsor dell'Esposizione Universle.
Ma ritorniamo alla “Conferenza di Apertura” con l'intervento di Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali e del Turismo che ha partecipato a un'ora di question time, rispondendo a tutti i temi caldi che legano cultura e turismo.
Il Ministro Franceschini: «L'Enit va ristrutturato al servizio del sistema-Paese»
Franceschini ha poi parlato di una nuova Enit: «strumento essenziale al servizio della promozione, ma non delle singole regioni bensì di un sistema-Paese. Incontrerò prestissimo, ha aggiunto il ministro- le Regioni proprio per condividere con loro una diversa strategia di presentazione e promozione del brand Italia: basta con presenza polverizzate nelle fiere estere e basta con operazioni estemporanee. Soprattutto nei mercati non europei c’è bisogno di una promozione sul Paese nel suo complesso».
«E cercherò di convincerle dell’assoluta necessità di mettere a disposizione anche buona parte delle loro risorse economiche per un piano nazionale della promozione perché le attuali dotazioni sono esigue – ha sottolineato Franceschini – Non a caso ho politicamente insistito sull’importanza di anticipare la rilettura del Titolo V per riportare il turismo a un coordinamento nazionale ancor prima di compiere questa rivisitazione dal punto di vista legislativo che purtroppo ha tempi lunghi».
Il connubio cultura-turismo
“La cultura è la forza formidabile con cui il Sistema Paese Italia vincerà la sfida del turismo, ha detto il ministro. Ma il nostro enorme patrimonio non va solo tutelato ma anche valorizzato”. Il connubio cultura-turismo per molti operatori penalizza il turismo o comunque non appare un meccanismo virtuoso,
«Al contrario -ha detto Franceschini- credo che sia una combinazione vincente perché finora la cultura e l’arte sono state oggetto di conservazione, ma non di valorizzazione, anche commerciale. Ora è possibile mettere a disposizione dell’offerta turistica un sistema museale e culturale realmente virtuoso e spendibile all’estero. Perché questa è la nostra forza sul mercato e la dobbiamo sfruttare al meglio, con la fattiva partecipazione di operatori che saranno chiamati anche a investire.
Ora che il governo ha deciso per imprese private crediti d’imposta fino al 65% in tre anni per investimenti sulla riqualificazione di siti museali o per semplici restauri, non ci sono più alibi».
Di certo il ministro non ha potuto nascondere che per rendere virtuosa la coabitazione tra cultura e turismo all’interno del Mibact, c’è voluto del tempo e un adeguato rodaggio durato qualche mese. «Ma ora siamo pronti ad aprire tavoli operativi con le imprese turistiche e avviare un’operazione di rilancio del nostro brand su tutti i mercati del mondo».
La nota della Federalberghi, 2014 annata fiacca, rilanciare domanda interna
Roma, 9 ottobre 2014 – Un 2014 fiacco, con presenze in stallo, prezzi in calo e fatturato sotto i livelli del 2008. E' la sintesi del turismo alberghiero in Italia nell'anno che si sta per concludere, contenuta nei dati elaborati dal centro studi di Federalberghi presentati oggi al TTG di Rimini, fiera abbinata quest'anno al salone SIAGuest. ''E' un risultato fortemente al di sotto delle aspettative quello registrato nei primi nove mesi dell'anno nel comparto alberghiero – e' il commento del presidente di Federalberghi Bernabo' Bocca -. Tutto il settore si muove con fatica, zavorrato da mille vincoli burocratici e da una pressione fiscale senza eguali, ma la situazione e' particolarmente grave nelle localita' prevalentemente orientate al mercato italiano, funestate da una stagione all'insegna del maltempo e della crisi economica''.
Tornando ai dati infatti, il mese di settembre ha registrato una performance positiva dei turisti stranieri per gli alberghi italiani (+2% di presenze rispetto a settembre 2013), mentre la domanda interna ha fatto segnare l'ennesimo calo (-0,9%). Nel complesso lo studio rileva nei quattro mesi estivi un risultato di ''assoluta stagnazione'', con un +0,1% di pernottamenti. Per Federalberghi, ''si proietta quindi anche sul terzo trimestre la bonaccia che Istat ha rilevato nella prima parte del 2014 (+0,1% nel semestre gennaio-giugno). Tra stallo presenze e calo dei prezzi certificato da Istat (-1,3% ad agosto e -2,4% a settembre rispetto al 2013), si preannuncia ''una chiusura in rosso per i conti del 2014'', con il fatturato complessivo degli alberghi saldamente attestato sotto i livelli del 2008.
''Sin quando non ripartira' la domanda interna – sottolinea Bernabo' Bocca – continueremo a guardare con estrema preoccupazione a questo importantissimo segmento, che costituisce il 50% della nostra clientela''. Fiducia comunque nei risultati sui conti delle aziende alberghiere che potranno arrivare dal tax credit per la digitalizzazione e riqualificazione, auspicando che i provvedimenti adottati dal ministro Franceschini ''vengano attivati in tempi brevi, con una dotazione finanziaria irrobustita''.
Importante anche una ''cabina di regia dotata di mezzi adeguati'', per quanto riguarda la promozione della destinazione Italia, e necessarie per Bernabo' Bocca sono anche ''tutta una serie di semplificazioni'' volte a ridare impulso a consumi ed investimenti. Tra queste visti turistici piu' facili anche per via telematica, non ostacolate l'offerta di servizi accessori da parte degli alberghi, facilitare il cambio di destinazione d'uso degli immobili, applicare limiti all'uso del contante analoghi a quelli dei paesi confinanti. Infine un piu' serio contrasto all'abusivismo nel settore.
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