Villa Oppi conosciuta anche con il nome di Castello degli Oppi
di Informacibo
Ultima Modifica: 12/06/2015
I primi riscontri storici confermati ci arrivano da inizio 1500 dove sembra che la nostra Posta funzionasse a pieno regime e come tutte le dimore storiche di quell’epoca, tutto ciò che veniva servito ai viaggiatori veniva auto-prodotto in loco, a cominciare dal vino che era il prodotto principale dell’azienda.
Fu proprio dal vino che l’azienda prese il nome di VILLA OPPI, cioè dall’enorme quantità di alberi (Acero Oppio) che si potevano notare passando di fronte all’azienda, alberi che storicamente venivano coltivati proprio il sostegno meccanico dei tralci di vite (ai tempi non si usavano ne pali ne fili di metallo, ma solo alberi capitozzati e deformato all’uopo). Il servizio di posta pubblica continuò sino ad inizio 1800, quando Maria Luigia d’Austria (seconda moglie di Napoleone Bonaparte), allora duchessa di Parma e Piacenza, fermandosi spesso alla ns posta per ristorarsi durante i viaggi a Piacenza, decise che Villa Oppi sarebbe stata un’ottima residenza estiva, dalla quale avrebbe avuto il vantaggio di raggiungere facilmente sia Parma città che Piacenza, oltre a godere di una privacy superiore rispetto alla propria corte a parma, per cui decise di utilizzare Villa Oppi come una delle residenze estive. Giusto sotto la dominazione Francese prima e Austriaca poi si introdussero nuove varietà di viti provenienti dalla Francia, e nel 1820, il primo taglio “Bordolese” Italiano fu proprio realizzato a Villa Oppi. Circa 100 anni dopo la Villa venne ulteriormente ristrutturata con l’aggiunta delle torri, dall’architetto Tirelli (uno dei migliori architetti Italiani del ‘900) da qui il nome di castello degli Oppi.
Soprar la prima etichetta Vino di Villa Oppi….si tratta di un unico originale che abbiamo, completamente fatto a pennino ed inchiostro, dove si può notare il nome dl vino (Pallido) probabilmente perchè si faceva un unico tipo mischiando bianco e rosso, per cui un vino rosso PALLIDO….e poi i viaggiatori che stanno brindando davanti ai cortili di Villa Oppi (Tenuta Oppi). La dimensione dell’etichetta è piuttosto grande perchè a quei tempi in Italia non si imbottigliava il vino ma lo si mesceva direttamente dalla botte, per cui fuori dai locali pubblici quale era Villa Oppi si esponeva un etichetta più grande con la tipologia di vino disponibile
La nostra azienda è sempre stata orientata a produzioni limitate ma di alto livello organolettico; grazie alla selezione dei grappoli uno ad uno la qualità espressa in ogni bottiglia è di alto pregio. La cura e l’attenzione per la produzione deriva da un lungo processo controllato dall’inizio alla fine, partendo dalla vite, continuando in cantina, passando per l’invecchiamento in barrique di media tostatura sino all’imbottigliamento. Per assicurare l’alta concentrazione di zuccheri, profumi e sapori, 2 mesi prima della raccolta rimuoviamo circa il 50% dei grappoli. Fertilizzanti e pesticidi sono ridotti al minimo seguendo le normative di legge.
Stefano Agazzi, president e Wine expert dinamico di Villa Oppi, un gruppo di 15 aziende vitivinicole che lavorano con i marchi, Villa Oppi e Tonino Lamborghini, preso in licenza, per creare una linea di prodotti rappresentativi del Made in Italy. Villa Oppi, riunisce 15 vitivinicole italiane, che mostrano segni di straordinaria vitalità e competenza dai Colli Piacentini alle Langhe, dal Montepulciano d’Abbruno al Chianti, dai Rossi veneti, siciliani e pugliesi ai bianchi dell’Alto Adige, fino agli spumanti e al prosecco e naturalmente ai passiti come il Fior di Rosa Villa Oppi 2011, Medaglia d’Oro al Concours Mondial de Bruxelles 2013.
Villa Oppi è il più antico autogrill della storia italiana, ossia “La Posta” per tutti i viaggiatori della vicina Via Emilia, grande via di comunicazione tra Piacenza e Parma, da sempre arteria al servizio del commercio. All’inizio dell’800 gran parte del Nord Italia è sotto dominazione francese. Napoleone, si sposa, per strategie politiche, in seconde nozze con Maria Luigia d’Austria e le regala le provincie di Parma e Piacenza. Maria Luigia vive a Parma ma durante i suoi viaggi spesso fa “ la posta” a Villa Oppi, ne subisce il fascino e da lì a poco diviene la sua residenza privata. Villa Oppi era, a tutti gli effetti, un’azienda agricola. La coltivazione dell’uva era già esistente, ma con Maria Luigia acquista maggiore spessore e soprattutto carattere francese. Infatti, nel 1820 è stato fatto il primo taglio bordolose, come testimoniato da un documento storico. Numerose vicissitudini portarono al suo diroccamento e successivo recupero. Nel 1950 sono stati espiantati i vigneti per favorire le zone DOC di collina e solo in un passato recente, grazie al nostro progetto è tornata a nuova vita.
Con il marchio Lamborghini nasce una collaborazione con la sua divisione di prodotti alimentari quale appunto l’Officina gastronomica e quindi, la creazione di prodotti in esclusiva, unici e particolari che rappresentano l’eccellenza l’italiana, come per esempio un Brachetto secco che abbiamo soltanto noi in Italia. La linea Tonino Lamborghini comprende i vini a marchio “Sangue di Miura” e “Palazzo del Vignola” by Tonino Lamborghini con un etichetta importante, studiata dall’ufficio design di Lamborghini e realizzata da un azienda di ceramiche artistiche. “Sangue di Miura” ha un storia intrecciata alla passione e alla dedizione: Ferruccio Lamborghini, quando si ritirò dagli affari comperò un azienda vitivinicola a Perugia ,oggi gestita dalla figlia e volle dedicare il primo vino alla sua macchina preferita la storica Miura. Tonino ha voluto fare un omaggio al padre, riprendendo la tradizione e proponendo “Sangue di Miura”per una delle due linee.
La linea “Palazzo del Vignola”, è legata al gioiello architettonico del ‘500 che si trova a Funo di Argelato, in provincia di Bologna, dimora storica dove ancora oggi ci sono alcuni uffici della Tonino Lamborghini Spa.
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