Contraffazione: alla Camera l'esame della relazione nel settore dell'olio - InformaCibo

Contraffazione: alla Camera l’esame della relazione nel settore dell’olio

di Informacibo

Ultima Modifica: 30/03/2016

Roma 30 marzo 2016. E' iniziata ieri alla Camera dei deputati l’esame della relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione nel settore dell’olio di oliva.

“L’olivicoltura – ha ricordato Susanna Cenni, capogruppo Pd in commissione di inchiesta sui fenomeni della contraffazione- riveste nel comparto agricolo del nostro Paese e soprattutto per il nostro territorio, una ricchezza strategica anche per l’economia locale. Guardando ai dati parliamo di oltre 150 milioni di piante, di oltre 40 denominazioni di origine protetta riconosciute dall’Unione europea e di una rete che conta su oltre 700mila aziende agricole, 4.800 frantoi attivi e 220 imprese industriali. Un sistema che nel 2014 ha prodotto 483 mila tonnellate, pari a 3,3 miliardi di euro di fatturato, che rappresentano il 2,6% del totale del fatturato industriale agroalimentare nazionale. Se si guarda agli scambi con l’estero le importazioni italiane di olio di oliva hanno un valore commerciale di oltre 470 milioni di euro. L’olio, quindi, è un settore strategico e, come ci hanno ricordato nelle numerose audizioni le forze dell’ordine, le attività illecite legate al settore oleario mettono a rischio 250 milioni di piante, 50 milioni di giornate lavorative, un fatturato di oltre 2 miliardi di euro, 43 oli italiani a denominazione di origine riconosciuti dall’Unione europea. Un peso economico che va tutelato e protetto rafforzando gli strumenti di lotta con controlli tecnologicamente avanzati contro le sofisticazioni come richiesto dalle forze dell’ordine, e dall’altra con una puntuale applicazione delle norme in tema di etichettatura e di denominazioni di origine e provenienza territoriale, già presenti nell’ordinamento”.

“L’indagine a prima firma Colomba Mongiello – ha concluso Cenni – è stata svolta anche grazie al contributo della Procura di Siena e del dottor Aldo Natalini, che ha dato un quadro molto esaustivo del fenomeno e della filiera della contraffazione e impegna il Governo ad accrescere tutte le attività di contrasto e di prevenzione”.
 

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