Chianti d’estate? Sì, se gustato fresco!
di Informacibo
Ultima Modifica: 13/05/2016
di Alessandra Cioccarelli
Come? Grazie a un consumo consapevole e a una corretta degustazione.
Capita non di rado nei ristoranti e trattorie nostrane (ma anche al di fuori del Belpaese) che la temperatura di servizio del Chianti, e in generale di tanti vini rossi, non sia proprio quella ideale e questo vizio deve essere corretto per restituire il giusto merito a questi prodotti.
«Abbiamo immaginato di dare un contributo di attrattiva attraverso un’iniziativa, che è sia creativa che costruttiva – spiega Lorenzo Tersi, marketing manager del Consorzio – nell’ottica di aumentare la cultura verso questo tema che coinvolge non solo il Chianti ma tutti i produttori di vino rosso italiano».
E per comunicare con il consumatore finale #chiantigustalofresco ha scelto di coinvolgere in Italia ben 7 mila punti vendita della grande distribuzione.
Da maggio nei punti vendita della catena Conad e a luglio in Coop, il consumatore avrà la possibilità di essere informato sulle corrette modalità di consumo del Chianti e di ricevere in omaggio un braccialetto che misura la temperatura di servizio corretta, i 16° C appunto della cantina.
L’ambizioso obiettivo del Consorzio è quello di raddoppiare le vendite nei prossimi anni e nel prossimo decennio è quello di passare dalle 100 milioni di bottiglie annue di adesso a 125 milioni.
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