Una Associazione per promuovere all’estero il Culatello di Zibello
di Informacibo
Ultima Modifica: 19/12/2014
Parma 19 dicembre 2014. Se c'è un prodotto che evoca emozioni a tutto tondo, che è un vero piacere a tavola più che una necessità alimentare esso risponde al nome di “Culatello di Zibello”.
Da qualche tempo è nata anche una associazione, che presto si trasformerà in Fondazione con lo scopo specifico di esportarlo in tutto il mondo.
Perchè se la crisi e la recessione spingono in negativo i numeri del sistema produttivo italiano i dati dell'export sono gli unici che tengono.
Gli obiettivi dell'associazione
L'obiettivo è farlo diventare ancora più unico e renderlo “più tutelato” nelle sue cartterische piu importanti, ovvero un prodotto che abbia come peso (già stagionato) superiore ai 4 kg e con una stagionatura non meno di 18 mesi.
Ma l'associazione mette in campo altre indicazioni fondamentali: le carni devono essere assolutamente italiane, nessuna aggiunta di coloranti e conservanti: tutte regole fondamentali per avere un prodotto straordinario e solo i produttori che rispetteranno queste caratteristiche potranno far parte dell'associazione, alla quale, partecipa il Comune di Zibello e vede nelle vesti di Presidente. il sindaco Andrea Censi e nel ruolo di direttore generale, Fausto Brozzi.
L'associazione ha intrapreso già numerose iniziative in Italia e all'estero.
Nelle scorse settimane i dirigenti e il sindaco di Zibello hanno partecipato presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano, alla nuova edizione di "Salotti del Gusto" (vedere QUI il Sindaco Censi con il critico enogastronomico Edoardo Raspelli), il Circuito enogastronomico ideato da Raffaella Corsi che unisce il meglio della produzione vinicola e culinaria italiana.
Un viaggio in Francia per proporre il gemellaggio con il Sindaco di Avize per affiancare il Culatello ad un grandissimo vino come lo Champagne.
E sarà lo chef stellato e presidente dell'UIR, Unione Ristoratori Italiani, Igles Corelli, il testimonial di questo progetto, infine questa prelibatezza è finita anche nelle mani del presidente del consiglio Matteo Renzi.
Ma altre importanti novità sono annunciate per il prossimo 2015, anno dell'Expo.
Le lontane origini del Culatello
La prima citazione esplicita del culatello risulta in un documento del Comune di Parma del 1735, nel quale, sulla base di disposizioni precedenti date l'11 maggio, vengono elencati i prezzi dei prodotti ottenuti dalla lavorazione dei maiali. Si tratta del Calmiero della Come Porcina salata, in esso si riporta per la prima volta il termine "culatelli senz'osso".
Grazie a questo documento, oggi si può affermare che esso è conosciuto da almeno due secoli e mezzo.
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