Calici di Stelle: attesi oltre un milione di enoturisti in 140 Comuni
di Informacibo
Ultima Modifica: 31/07/2016
In Toscana, Veneto e Lombardia il più alto numero di eventi di piazza, ma anche grande attivismo della Sardegna per vince la “gara tra le isole” con la Sicilia per l’alta partecipazione dei Comuni. E sono significative le attività dedicate ai temi del consumo consapevole, del dialogo e della non violenza
Il vino è gioia, piacere, cultura, turismo e anche sicurezza. Come ogni anno i vigili urbani e le forze dell’ordine saranno in piazza per garantire che tutto proceda al meglio durante Calici di Stelle, ma quest’estate sarà rinforzata la vigilanza sulla manifestazione in programma in tutta Italia, in 140 Città del Vino, la notte del 10 agosto (in tanti Comuni anche prima e dopo il 10). L’Associazione Nazionale Città del Vino sta scrivendo infatti a tutti i sindaci dei Comuni che aderiscono a Calici di Stelle per sollecitare un maggior impegno sulla sicurezza e sul controllo dell’ordine pubblico per garantire il regolare e pacifico svolgimento della festa.
A Siena, infine, per coinvolgere la terza età è prevista un’anteprima in collaborazione con l’azienda ASP e la coop Mediterranea Onlus, il 9 agosto al “Campansi”, dove dalle 18 alle 20 alcuni rappresentanti del Comune e di Città del Vino incontreranno gli ospiti della residenza per un brindisi inaugurale.
Il programma, ricchissimo, variegato, pieno di spunti per un fine settimana di puro enoturismo, è pubblicato in dettaglio regione per regione sul sito di Città del Vino . Manifestazione che è organizzata dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con Città del Vino e che prevede infatti anche iniziative nelle cantine (sul sito di MtV il programma http://www.movimentoturismovino.it)
“Quest’anno le Città del Vino saranno ancora più numerose – esulta il presidente dell’Associazione, Floriano Zambon -. Una festa così importante, che convoglierà in 140 Comuni oltre un milione di persone, è una grande prova di forza del turismo del vino italiano, un fenomeno che non è una sagra del mangiare e bere ma un volano di sviluppo economico per tanti territori minori, che magari soffrono la marginalità geografica rispetto ai grandi centri, ma con un potenziale che può portare un incremento di ricchezza all’Italia intera e un messaggio da veicolare sulla qualità. Una qualità che si fa globale e omnicomprensiva: dell’ambiente, dello stile di vita, della cultura e dei rapporti tra le persone”.
Il programma nazionale Comune per Comune su http://www.cittadelvino.it
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