L’Assessore di Parma, Cristiano Casa presenta la candidatura UNESCO ai ristoratori di Parma
di Informacibo
Ultima Modifica: 01/12/2015
Parma 1 novembre 2015. Continuano le iniziative a sostegno della candidatura di Parma a Città Creativa per la Gastronomia Unesco.
L'ultima si è svolta ieri presso il Comune di Parma per iniziativa dell'Assessore al turismo Cristiano Casa,
Si tratta di un obiettivo importante, ma comunque, anche al di là del risultato, è importante che Parma e la Regione Emilia Romagna abbiano saputo fare squadra per portare la nostra città a fregiarsi del riconoscimento, e sono importanti le azioni in atto per far crescere l'attrattività di Parma anche grazie all'intenso e condiviso lavoro preparatorio: questo in sintesi il discorso dell'assessore Cristiano Casa rivolto ai ristoratori di Parma, accompagnati dai loro rappresentanti in Confesercenti e ASCOM, che hanno accolto l'invito del Comune per un confronto su una tematica che li coinvolge molto da vicino.
"I nostri prodotti, la nostra cucina, la qualità che sappiamo mettere in tavola – ha affermato l'assessore – sono fattori essenziali per far crescere Parma anche come meta turistica. Abbiamo costituito un Club di Prodotto, come strumento per valorizzare l'offerta di qualità, per "vendere" meglio la nostra città come destinazione enogastronimica. L'11 dicembre sapremo se potremo fregiarci del marchio UNESCO per promuovere la nostra cucina, ma intanto abbiamo fatto un importante lavoro con le istituzioni e gli operatori che certamente produrrà risultati positivi".
L'assessore Casa ha quindi spiegato come è nata la candidatura e come si è costituito un dossier basato su sei progetti che dovremo realizzare in caso di designazione.
Massimo Spigaroli, presidente dell'associazione Chef to Chef Emilia Romagna ha ripercorso le tappe che hanno portato fino alla presentazione della gastronomia di Parma agli ambasciatori Unesco di Parigi, con l'appoggio della Regione, il ritiro della candidatura di Alba deciso in sede governativa, le azioni intraprese per rendere evidente il passaggio dai grandi prodotti della nostra terra al cibo trasformato per arrivare all'inconfondibile "sapore Parma".
Apprezzamento per l'iniziativa è stato espresso dai ristoratori presenti, che hanno colto l'occasione per un confronto sulla situazione del settore e sulle azioni da mettere in campo per valorizzare la qualità e la tipicità della nostra cucina.
"Comunque vada, il lavoro comincia adesso", ha commentato Manuel Fava di ASCOM, mentre Stefano Cantoni di Confesercenti ha rilevato come questo progetto sia "inclusivo e certamente utile per far conoscere il marchio di Parma partendo dalle eccellenze della sua filiera produttiva, quindi volto a portare sviluppo e occupazione in un mercato del turismo indiscutibilmente in crescita".
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