La classifica di fine anno degli Oscar del Gusto
di Informacibo
Ultima Modifica: 08/01/2013
Parma 8 gennaio 2013. Gli Oscar ai migliori personaggi dell’anno appena passato imperversano sui giornali di tutto il mondo.
Nel settore gastronomico, in attesa del prossimo 13 gennaio quando si conosceranno chi ha rappresentato al meglio il settore della ristorazione o dell’enogastronomia italiana, il “Personaggio dell’anno” secondo il sondaggio online svolto fra i lettori di “Italia a Tavola”, il giornale web diretto da Alberto Lupini ci soffermiamo oggi sugli Oscar assegnati dalla rubrica settimanale di Roberto Perrone “Scorribande” del quotidiano Corriere della Sera.
Gli Oscar del Gusto del critico Roberto Perrone
Sulla pagina La Dolce Vita che ospita le “Scorribande” di Perrone, nella classifica di fine anno degli Oscar del Gusto il primo Oscar, quello di “cuoco dell’anno”, è andato a Vito Mollica, chef del Palagio di Firenze: “Tradizione e ricerca, come nel rinascimentale piccione con il vin santo”.
Il “miglior piatto” del 2012, è andato a Niko Romito – chef e titolare con la sorella Cristiana del ristorante Reale Casadonna di Castel di Sangro (L’Aquila). Vero ambasciatore dell’eccellenza abruzzese e «Capolavoro», ha definito Perrone il suo piatto “Ravioli di capocollo” con la seguente motivazione: «assaggiati in una bella sera d’agosto nello splendido scenario di Casadonna», scrive Roberto Perrone. «Ne bastano due, nel piatto, per intuire l’incredibile e lungo lavoro di sintesi che sta dietro questo capolavoro».
Sorpresa dell’anno è il Gusto di Virdis, a Milano, dove l’ex giocatore del Milan raccoglie piccoli tesori, non solo sardi. Non solo bottega: offre aperitivi e degustazioni. (02.33607093).
L’Albergo dell’anno è l’Albereta in Franciacorta, definito “un gioiello”, il Vino dell’anno è il Mjere Salento Rosso dell’azienda Michele Calò di Tuglie. Il Prodotto dell’anno è il prosciutto di Daniele Montali di Langhirano (Parma). Lo Sfizio dell’anno i Godot di Gabriele Maiolani di Odilla Chocolat (Torino) e “Scorribande alla carriera” a Giuliana Saragoni, dal 1995 ai fornelli della Locanda del Gambero rosso di Bagno di Romagna.
IlNegozio dell’anno a La Tradizione di Vico Equense di Annamaria e Salvatore De Gennaro mentre il Luogo dell’anno è andato a Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi (Napoli).
Ad Enrico Cerea, il Premio Horeca 24 Innovazione dell’Anno
Tra i vincitori del Premio Horeca 24 Innovazione dell’Anno è stato incoronato Enrico Cerea, detto Chicco, chef e patron del Relais & Chateaux Da Vittorio di Brusaporto in provincia di Bergamo.
Il Premio per l’innovazione è stato consegnato durante il Summit Horeca 2012, tenutosi nella sede del Sole 24 Ore organizzato da Bargiornale, Pianetahotel, Ristoranti – Imprese del gusto, Ristorazione collettiva e Bar University.
Nel riconoscimento è stato sottolineato, tra l’altro, come il tristellato Chicco “è l’incarnazione del cuoco totale, completo, esperto”. Chicco Cerea, tristellato Michelin dal 2009 conduce con il fratello Roberto il Ristorante Da Vittorio con un gruppo composto da 80 collaboratori tra ristorante e servizi catering ed è stato tra i primi nel mondo dell’alta ristorazione ad aprirsi al momento dell’apertivo.
“Nel suo ristorante –ha scritto Bargiornale- con il capo barman Alessandro Zana, ha messo in piedi un servizio di cocktail sartoriale per la clientela cosmopolita. Un caso più unico che raro per un ristorante di rango, dove il cibo, di solito, è il re incontrastato della scena”.
Chicco ha 48 anni e ha scritto per la Elemond il libro “Peccati di gola” e per la Montagud, Damare”: una raccolta di 40 ricette sul pesce crudo, che da anni porta il suo Da Vittorio ai vertici della fama della migliore ristorazione italiana.
– Gli Oscar del Gustodi Roberto Perrone
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