Viaggio alla scoperta dei Monti Dauni in Puglia - InformaCibo

Viaggio alla scoperta dei Monti Dauni in Puglia

di Informacibo

Ultima Modifica: 09/05/2015

di Luciano Scarzello

Foggia maggio 2015. Tirreno, Ionio e Adriatico, nei secoli, hanno trovato nel Meridione italiano un crocevia, foriero di continui confronti con tutte le popolazioni mediterranee, lasciando inequivocabili segni dell’incontro con tutte le più importanti civiltà dei tempi antichi. Ad assicurare però stabilità e solido arrocco alle sue genti quando il confronto con il mondo esterno era portatore di conflitti, c'è il complesso sistema subappennico che ha costituito un sicuro rifugio per le sue genti. Da qui è nato un complesso di paesi che traggono dalla forza della pietra il loro vigore, rappresentando originali esempi architettonici, scolpendo nei secoli imperiture testimonianze della storia delle popolazioni che vi hanno vissuto.

Per queste ragioni il chiarore e la forza della pietra nelle pareti verticali  del subappenino Dauno, in provincia di Foggia, si riflette non solo nei materiali utilizzati per realizzare e fortificare le costruzioni dei paesi che su di esso si affacciano, ma anche nel carattere delle genti che qui abitano. Determinazione e semplicità sono le caratteristiche per un territorio che, come dicevamo, dal foggiano si protende naturalmente verso i vicini territori di Campania e Lucania, acquisendo caratteri che mescolano tradizioni e tipicità di tre delle regioni più importanti del Meridione italiano. “E’ per questo che un viaggio tra i monti Dauni che proponiamo ai turisti – spiega il presidente del Gal locale Alberto Casoria – è in primo luogo un percorso a ritroso nella storia, alla ricerca dei passaggi delle genti che qui hanno viaggiato e scambiato prodotti e conoscenze, lasciando una ricchezza e varietà gastronomica capace di far gioire ogni gourmet ma anche di racconti e tradizioni in grado di attrarre la curiosità degli appassionati di storia, con percorsi di visita che possono agevolmente plasmarsi a seconda del ciclo delle stagioni, trovando in ogni momento dell’anno una motivazione in grado di garantire occasioni e opportunità di scoperta”.

Passeggiando ad inizio estate lungo le tortuose vie che si snodano all’interno dei paesi interamente realizzati in pietra (oserei chiamarli “I paesi di pietra”, comuni ad altre località del centro-sud come la vicina Basilicata ) è possibile scorgere segni di antiche civiltà, se non testimonianze profonde di religiosità popolare che sono proprie delle genti che, narra la leggenda, attraversarono l’Adriatico per lasciarsi alle spalle la natìa terra d’Albania e stabilire in questi territori la loro nuova dimora, mescolando tradizioni tipicamente balcaniche con quelle italiche. In un curioso connubio in grado di permeare concretamente cultura popolare, musica e, se non soprattutto, la cucina.

Un rifugio a bassa quota che, anche nei più torridi mesi estivi, garantisce la possibilità di sfuggire alla calura rifugiandosi in paesi che distano pochi chilometri dalle celebri coste garganiche pugliesi, per assaporare un contatto con la natura che non lascia indifferenti, data la maestosità dei panorami e la varietà delle attività che qui possono essere compiute. Attività che possono portare a spasso per strade e località dove il tempo pare abbia decretato un brusco stop, offrendo panorami e paesaggi che gli anni hanno modificato con estrema parsimonia. Per questo, affinché l’esperienza possa essere vissuta appieno, il contatto con la natura viene esaltato quanto più tradizionali sono le modalità che si utilizzano per spostarsi tra le asperità del territorio: dal cavallo alla bicicletta, dal nordic walking alla più tradizionale delle passeggiate.

In un ideale trekking all’indietro nel tempo, è possibile iniziare il percorso dalla placida Bovino, uno dei borghi più belli d’Italia, il cui centro si distribuisce mollemente su due colline interamente circondate da boschi e uliveti, con la torre del castello ducale a ornare la skyline del panorama. In bicicletta o a piedi, da non dimenticare di compiere un salto al bosco di “Salecchia”, dove non sarà infrequente verificare la presenza di animali selvatici quali cinghiali e falchi, ma meta ideale anche solo per un pranzo all’aria aperta.
Ci si potrà poi trasferire ad Ascoli Satriano, una delle perle del territorio, con immortali testimonianze del passato e reperti archeologici che ancor oggi sono in grado di raccontare, in profondità, la ricchezza di storia e passaggi di questo territorio che, nel parco archeologico dei Dauni, ha un suo punto imprescindibile di osservazione.

Prospettiva che non muta a Orsara di Puglia, bandiera arancione del turismo per il Touring club dove strette vie all’interno del borgo celano alcuni degli scrigni dell’enogastronomia di territorio, esaltata peraltro dalle tante iniziative e manifestazioni che in primavera ed in estate portano nel centro foggiano numerosi visitatori ma soprattutto molte occasioni per meglio conoscere ed apprezzare vini e prelibatezze dell’area.

Non potrà mancare un salto a Troia, che svela i suoi segreti anche a tavola, con i suoi pani arricchiti dalle essenze delle verdure che crescono spontaneamente nelle campagne e il noto vino rosso che ne porta il nome, ma di cui non si può mancare la visita alla cattedra romanica. e che dire di Lucera, terra ricca di manieri e in passato dimora fortificata abitati da illustri personaggi della storia. L’imponente palazzo vescovile o la meravigliosa cattedrale di Santa Maria Assunta sono sicuramente le perle di un centro storico curato e ricco di testimonianze.
Pietra Montecorvino non cela le sue ricchezze neppure nella denominazione, con il suo caratteristico borgo dominato dalle costruzioni in pietra che ospita anche una apprezzata scuola di cucina dei Monti Dauni, che mantiene vive le secolari ricchezze del patrimonio enogastronomico di territorio. In ultimo, merita sicuramente una visita il castello normanno di Deliceto, uno dei centri più rappresentativi del territorio, dove è utile compiere una breve deviazione per conoscere il santuario della Consolazione, imponente costruzione costruita su un massiccio gradone di roccia.

Dove mangiare e dove dormire
Da non perdere il ristorante di Villa Jamele dove troverete il grande regista cuoco Peppe Zullo che per tutto il mese di maggio si trova nel Ristorante Puglia all'interno di Expo da Eataly mentre a Orsaro di Puglia lo troverete a questo indirizzo: Via Piano Paradiso – 71027 Orsara di Puglia (FG) – Tel. e fax +39.0881.964763.

A Bovino merita segnalare per i suoi piatti tradizionali basati su pasta, carni,verdure e formaggi locali il ristorante “La Cantina” (tel. 389-7897956) in pieno centro storico interamente ristrutturato e per personottare i B&B “Il Trifoglio” e “Camera a Sud” oltre all'hotel “Residenza Ducale” (per info tel. 0881-961205).

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Capo Redattore