Gegè Mangano: da Monte Sant’Angelo (Foggia) arriva il secondo Sindaco-Chef d’Italia?
di Informacibo
Ultima Modifica: 27/01/2016
Monte Sant'Angelo 27 gennaio 2016. Buona cucina vuol dire ricerca, studio, passione, capacità, talento, tenacia, progettualità, costanza, coerenza, genuinità, schiettezza, autenticità, onestà, condivisione e molto altro.
Lo sanno bene gli chef che sono a capo della cucina, in cui ogni cosa deve funzionare, in cui ciascuno ha un ruolo che deve svolgere al meglio, in cui lui è il direttore d'orchestra che dà forma e sostanza armonica ai vari ingredienti, e dà vita a una sinfonia di ricette che appagano il corpo e l'anima di clienti sempre più esigenti ed attenti alla salute.
Dove si cucina si conosce la fatica di fare le cose per bene.
Si comincia dalla scelta delle materie prime, occorre conoscere bene il territorio e sapersi relazionare, avere capacità manageriali per poter gestire in modo ottimale le risorse anche economiche, e soprattutto saper soddisfare al meglio i propri ospiti.
Solo un grande progetto di vita e l'elaborazione di un pensiero alto che sappia guardare oltre, conservando salde le proprie radici, potrà creare ricette nuove e antiche insieme, potrà dare segnali concreti e necessari di rinnovamento in un contesto in continua evoluzione. Solo basandosi su valori e regole precise, con passione meditata ed intelligente lo chef potrà far intraprendere al suo lavoro la giusta direzione.
La storia degli chef di razza solitamente comincia da lontano!
Dall' esempio delle nonne e delle mamme che sanno elaborare piatti eccezionali con nulla, dalla scuola e dall'esperienza di buoni maestri.
I bravi cuochi hanno consolidato solide fondamenta attraverso il costante studio e percorsi lunghi e difficili, spesso in giro per il mondo, e saputo costruire con coraggio e chiarezza un futuro migliore per sé e per la ristorazione in generale.
E' forse partendo da queste considerazioni e pensando a questi requisiti che i cittadini abruzzesi di Villa Santa Maria in Provincia di Chieti hanno voluto affidare il governo della città ad un maestro della cucina.
Francesco Finamore, membro della FIC (Federazione Italiana Cuochi), dall'1985 cuoco alla Camera dei Deputati, è da due anni il primo Sindaco-Chef d' Italia nel famoso paese dei cuochi.
Forse è da queste qualità e peculiarità che vogliono ripartire anche i cittadini di Monte Sant'Angelo per superare la sfiducia nella politica e sperare di poter rimettere in comunicazione la società con le Istituzioni.
Il Comune pugliese infatti lo scorso mese di luglio è stato sciolto per mafia dal Consiglio dei ministri perchè “condizionato da criminalità organizzata” e attualmente in Municipio opera un Commissario.
Da questo segnale negativo riparte e sta lievitando un progetto di rinascenza che ruota attorno alla proposta di candidare a Sindaco della città un cittadino illustre ma anche un bravissimo chef, apprezzato dai cittadini, e conosciuto oltre i confini della Puglia.
Nella famosa città del Gargano, in provincia di Foggia, ricca di bellezza e di storia, centro di fede, di cultura e tradizioni, meta di antichi pellegrinaggi, dimora dei Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Longobardi, dal 2011 Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, da vari ambienti cittadini chiedono allo chef Luigi (Gegè) Mangano di candidarsi a Sindaco per le prossime Amministrative.
La sua storia parla per lui. Da giovanissimo ha girato il mondo con la Catena CIGA Hotels e sulle Navi da Crociera, portando con sé il ricordo della cucina della mamma, le emozioni dello splendido paesaggio dei luoghi d'origine, la nostalgia della sua terra ed un sogno: quello di tornare nel suo paese ed aprire un ristorante tutto suo.
Esempio di passione, amore per il proprio lavoro e per la propria terra, tenacia nel perseguire il suo progetto ideale, apre alcuni anni fa Li Jalantuùmene: Ristorante e B&B a Monte Sant'Angelo che il talentuoso Gegè dirige insieme alla moglie Anna Totaro.
Abituato a valorizzare la cucina della tradizione sul ritmo pulsante del ricordo, i suoi piatti incorporano il pensiero di un'Italia sicuramente più povera ma forse migliore, più virtuosa, più semplice, più umile ed appassionata. Nel suo impegno nell'ambito della ristorazione, in molti vedono sicuramente capacità e passione, tanta voglia di riscatto e la forza, il coraggio di sfide ambiziose che Gegè potrebbe esercitare anche alla guida della città e mettere a disposizione per il bene comune. La buona cucina si può, dunque, considerare metafora di buon governo?
Montesquieu afferma che “La democrazia non si può perpetuare se non con la virtù” e virtuoso è considerato il percorso dello chef Mangano che i cittadini di Monte Sant'Angelo auspicano possa diventare il secondo Sindaco-Chef d'Italia.
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