Cibus Tec 2016: l’asse Parma-Colonia e l’innovazione i protagonisti della 51ma edizione
di Informacibo
Ultima Modifica: 28/10/2016
“Questa edizione è un ponte tra passato e futuro. Cibus Tec è la più antica fiera meccanol alimentare d’Italia e una delle più antiche d’Europa. L’Italia è il luogo dove si fa industria e innovazione con l’eccellenza dei prodotti alimentari, una delle ragioni per cui Koelnmesse ha scelto Parma come partner. Passo dopo passo cresciamo e ci specializziamo. Siamo storicamente leader nelle tecnologie per carne e vegetali. Nelle ultima edizione abbiamo affiancato alla sezione carni il bakery. Per il 2019 invece stiamo lavorando su pasta e in generale i “Cereal Based Food”. Con questa dichiarazione Antonio Cellie amministratore delegato di Fiere di Parma, aveva aperto il salone delle tecnologie di Fiere di Parma, che ha chiuso i battenti venerdì 28 ottobre, e il consuntivo ha confermando che in oltre 70 anni il Salone delle tecnologie di Parma di strada ne ha percorsa tanta, confermando di essere una vera finestra sul mondo.
Un’ edizione questa 51ma edizione di Cibus Tec, che si è chiusa con numeri straordinari, con 30% in più di espositori ma soprattutto la forza di 3000 buyer provenienti da 5 continenti, 75 paesi e un nuovo partner leader indiscusso al mondo come Fiere di Colonia
Ed ora Fiere di Parma si prepara al lancio dell'edizione numero uno di Cibus Connect (leggere su INformaCIBO) che si svolgerà il 12 e 13 aprile 2017 in collaborazione di Slow Food.
Ma torniamo a Cibus Tec che ha riconfermato la sua vocazione internazionale raccogliendo il meglio della filiera industriale per l'alimentazione con una grande novità, il rilancio dell'asse tra Italia e Germania con la partnership di Koelnmesse (Fiere di Colonia), leader a livello mondiale nell’organizzazione di eventi Food e Food Tec e rassegne leader come Anuga, Ism e Anuga FoodTec.
Una alleanza Parma e Colonia sfociato in aprile nella costituzione di una nuova società, Koeln Parma Exhibitions (Kpe), di cui Cellie è anche Ceo e il suo omologo Thomas Rosolia presidente.
“Lo scopo di questa alleanza -ha detto Fabio Bettio, brand manager di Cibus Tec- è mostrare al mondo la capacità delle nostre aziende di innovare. Una possibilità più concreta grazie ai partner tedeschi che ci consentiranno di presenziare ad appuntamenti internazionali fondamentali nei prossimi mesi, dalla Colombia all'India, fino alla stessa Germania”.
C’è la IV e V gamma tra i desiderata dei consumatori italiani
Durante la terza giornata di Cibus Tec, si è svolto il convegno “Vegetable Innovation Lab. L’evoluzione del consumo dei vegetali” in collaborazione con Fresh Point Magazie e New Business Media.
I comparti di IV e V gamma sono relativamente piccoli in valore assoluto – le insalate di IV gamma esprimono infatti vendite a volume pari al 3% nel confronto con le orticole fresche, mentre i surgelati vegetali non superano l’8% –, ma il trend attuale e le sue prospettive di sviluppo in proiezione al 2020 mostrano un andamento particolarmente positivo, con le insalate già lavate e tagliate in ulteriore rialzo atteso del 7,5% nei prossimi 5 anni.
Dallo studio presentato in occasione del convegno è emerso inoltre che, concentrando l’attenzione solo sull’ intero comparto in relazione ai canali retail, nel periodo agosto 2014 – 2016 lo scenario degli acquisti domestici si è modificato: sia per la IV che per la V Gamma si è assistito ad un incremento a volume più intenso nel 2015, +6,4% e +8,2%, che è andato a ridursi nel 2016: solo +0,3% per la IV Gamma, +2,1% per la V Gamma, così da raggiungere un mercato di 90.000 e di 10.500 tonnellate in un caso e nell’altro (fonte: Ismea-Nielsen, Consumer Panel). A valore, la crescita si conferma nei due ultimi anni nel comparto di V Gamma, mentre gli ortaggi di IV Gamma mostrano nel 2016 un lieve decremento.
Ma quali sono state le determinanti delle traiettorie di sviluppo disegnate da IV e V Gamma negli ultimi due anni?
Sicuramente l’allargamento della base clienti (le famiglie acquirenti il prodotto), verificatosi sia nel 2015 che nel 2016, a cui si somma nel primo anno anche un aumento della frequenza d’acquisto e dell’acquisto medio per atto. Due indicatori che, però, mostrano poi una dinamica flessiva o di stazionarietà nel 2016. È, in particolare, la diminuzione dell’acquisto medio per atto, dovuta ad una rinnovata attenzione delle famiglie al contenimento degli sprechi domestici in un quadro economico non esaltante, la principale causa di rallentamento dello sviluppo del mercato nel 2016. In questo quadro le criticità, ma al tempo stesso le potenzialità prospettiche, si annidano nella penetrazione ancora oggi ridotta, soprattutto per la V Gamma – solo il 24% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta prodotti di V Gamma nell’ultimo anno, contro il 77% rilevato per la IV Gamma – e nella bassa frequenza d’acquisto: 1 atto, in media, ogni 3 settimane per la IV Gamma; 1 atto ogni 3 mesi e ½ per la V Gamma.
In questa cornice, le maggiori spinte innovative si concentrano nelle nelle zuppe, nella gamma dei freschi pronti a base vegetale (ovvero burger, primi piatti, contorni complessi quale il purè, flan), così come nella V Gamma e nei liquidi di frutta.
L’evoluzione del consumo dei vegetali passa anche per il surgelato. Lo certifica il trend di vendite ipotizzate nei prossimi cinque anni da Euromonitor prevedendo un aumento pari al +2.6%.
Dai surgelati al prodotto tra i più rappresentativi del made in Italy, il pomodoro.
In occasione della terza giornata di Cibus Tec si è infatti svolto il Tomato Day in collaborazione con AMITOM & WPTC – World Processing Tomato Council che ha incoronato l’Italia con 5,2 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato, come secondo produttore al mondo superando così la Cina, storico competitor.
Secondo trasformatore mondiale dopo gli USA, lItalia rappresenta oggi il 14% della produzione mondiale e il 49% del trasformato europeo, con un fatturato totale di oltre 3,1 miliardi di Euro dei quali l'export rappresenta circa la metà.
Negli anni a venire la domanda globale, secondo uno studio esposto in occasione dell'incontro, vedrà crescere la quota dei sughi pronti a base pomodoro, e in misura ancora maggiore a base pesto.
Intanto dal Tomato Day la richiesta dell'Igp per i pelati che, grazie alla loro interezza e gusto, potranno essere i migliori testimonial della nostra eccellenza produttiva nei quattro angoli del pianeta".
Il caseificio che sfida il terremoto
Cibus Tec in questa 51esima edizione ha messo in mostra oltre 600 novità di prodotto, tra queste il caseificio che sfida il terremoto.
Dopo il sisma del 2012 in cui sono andate distrutte miglia di preziose forme di parmigiano reggiano l’azienda fiorentina ROSS ha infatti ideato delle scalere capaci di resistere anche alle scosse più violente.
Da questa 51 edizione di Cibus Tec è arrivato un forte impulso competitivo al settore alimentare e la rassegna di fiere di Parma ancora una volta ha aperto una finestra sul mondo a molte aziende che rappresentano tutta la filiera del Food processing.
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