RUSH FINALE per la campagna Pizza Unesco – La decisione quest’anno a Seul
di Informacibo
Ultima Modifica: 02/02/2017
La pizza è insomma uno dei prodotti di punta del Made in Italy, un piatto in cui si identifica una nazione.
Ecco perché ci si avvia a raggiungere il traguardo record di due milioni di firme per convincere l’Unesco a fare dell’arte dei pizzaioli napoletani un patrimonio immateriale dell’umanità.
Il 2017, è proprio l'anno decisivo per l’esito della candidatura dell'arte dei pizzaiuoli napoletani da parte dell’Unesco.
"Finalmente siamo nell'anno – ha annunciato Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della campagna e della petizione #pizzaUnesco – in cui il dossier della candidatura dell'arte dei pizzaiuoli napoletani sarà esaminato, dal comitato per il Patrimonio immateriale dell'Unesco, nella sessione dal 4 all'8 dicembre che si terrà a Seul. Dobbiamo aumentare, in questi mesi, la mobilitazione dell'opinione pubblica in Italia e nel mondo".
A Seul quindi ci sarà la riunione del sottocomitato dell’Unesco, composto da 24 paesi, che si esprimerà sulla candidatura.
Dopo le tante iniziative svoltasi l'anno scorso (vedere su INformaCIBO: QUI), quest'anno dopo la prima iniziativa svoltasi a Napoli in collaborazione con la parrocchia di San Gennaro al Vomero, con l'evento solidale, “Il cuore di pizza Unesco”, durante il quale i pizzaioli napoletani hanno offerto pizze doc ai senza tetto, lo scorso 1 gennaio un grande evento si è svolto a Milano nelle pizzerie dei Fratelli La Bufala e Pizzeria Gino Sorbillo, con lo slogan “IL RUSH FINALE”.
All’evento erano presenti, tra gli altri, Alfonso Pecoraro Scanio, Clelia Martino per Rossopomodoro, Fabio Rocco della Pizzeria NaPizz a Rimini e Riccione, Alberto Bonocore, responsabile pizzaioli Fratelli La Bufala e Gino Sorbillo.
Nel 2017 si raccoglierannno firme a Taiwan, in Giappone, Russia e Cina.
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