60 anni fa andò in onda il primo Carosello e, fra i suoi protagonisti, la Fabbri
di Informacibo
Ultima Modifica: 11/02/2017
Il 3 febbraio del 1957, alle 20:30, fu anche un pezzo di Bologna a segnare la storia della televisione italiana: andò in onda il primo Carosello e, fra i suoi protagonisti, fu presente una delle aziende bolognesi più famose di sempre. La Fabbri, già celebre per l’Amarena e per i suoi sciroppi, fu fra le primissime a intuire le potenzialità del nuovo programma. E nella fortunata storia di Carosello ebbe sempre un ruolo di primo piano.
Sul Primo Canale Nazionale (l’odierna Rai 1) iniziò subito a comparire “Un pittore alla settimana”. Artisti del calibro di Guttuso, Capogrossi,Gentilini, Levi, Cagli venivano ripresi al lavoro nei loro studi come testimonial di uno dei liquori Fabbri più famosi: il brandy Gran Senior.
Lo stesso anno indimenticabili parodie dei successi musicali dell’epoca animarono il ciclo “Una canzone per voi”: fra i protagonisti anche Nilla Pizzi, che aveva già al suo attivo le due vittorie consecutive alla prima e alla seconda edizione del Festival di Sanremo.
Sul Primo Canale Nazionale (l’odierna Rai 1) iniziò subito a comparire “Un pittore alla settimana”. Artisti del calibro di Guttuso, Capogrossi,Gentilini, Levi, Cagli venivano ripresi al lavoro nei loro studi come testimonial di uno dei liquori Fabbri più famosi: il brandy Gran Senior.
Lo stesso anno indimenticabili parodie dei successi musicali dell’epoca animarono il ciclo “Una canzone per voi”: fra i protagonisti anche Nilla Pizzi, che aveva già al suo attivo le due vittorie consecutive alla prima e alla seconda edizione del Festival di Sanremo.
Sette anni dopo, nel 1964, la Fabbri tenne a battesimo l’esordio nei Caroselli di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia con “Tutti i gusti sono gusti”. Mentre l’anno successivo, nel 1965, nacque il personaggio più longevo della storia televisiva di Fabbri: Salomone, il Pirata Pacioccone. Il viso rotondo, i baffi all’insù e la domanda-tormentone che gli rivolge la ciurma, «Cappetano, lo possiamo torturare?», si scolpirono nell’immaginario collettivo dell’Italia. Così come la sua proverbiale golosità: niente metodi violenti, perché la soluzione di Salomone era un’altra. «Ma cosa vuoi torturare, tu? Porta pazienza, so ben io come fargli aprire la bocca!». Sciroppi e Amarena Fabbri facevano decisamente al caso suo.
Negli anni Settanta lo stile si aggiorna: è del ’74 l’idea di trasformare l’attore Adolfo Celi in un viveur internazionale ispirato a James Bond che insegue spie a bordo di uno yacht.
Da lì a meno di tre anni Carosello finirà (la puntata finale fu quella del 1° gennaio 1977), ma la Fabbri saprà trarre da questa lunga e felice esperienza nuova linfa per la sua comunicazione futura. Unendo fantasia e capacità di anticipare mode e tendenze, di fatto i due ingredienti di qualsiasi campagna pubblicitaria che ha segnato la storia.
Da lì a meno di tre anni Carosello finirà (la puntata finale fu quella del 1° gennaio 1977), ma la Fabbri saprà trarre da questa lunga e felice esperienza nuova linfa per la sua comunicazione futura. Unendo fantasia e capacità di anticipare mode e tendenze, di fatto i due ingredienti di qualsiasi campagna pubblicitaria che ha segnato la storia.
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