60 anni dell’Italia all’Onu: la cucina d’eccellenza made in Italy al Palazzo di Vetro
di Informacibo
Ultima Modifica: 14/12/2015
New York 14 dicembre 2015. L’Italia all’Onu compie oggi 60 anni e numerose sono state le iniziative, compreso una rassegna culinaria che ha portato il food italiano al Palazzo di Vetro, che si sono svolte la settimana che ha preceduto questo anniversario.
“Sono stati 60 anni di impegno per la protezione e la promozione dei diritti umani, dello sviluppo socioeconomico e del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e per la soluzione di alcune delle grandi sfide del nostro tempo, dalle migrazioni al clima, dalla protezione dell’eredità culturale allo stradicamento della povertà”, ha detto il rappresentante permanente Sebastiano Cardi nel corso di un ricevimento offerto al corpo diplomatico e agli alti funzionari del Palazzo di Vetro, il vicesegretario generale Jan Eliasson a rappresentare Ban Ki-moon in viaggio nei giorni scorsi in Europa.
Lo scorso 10 dicembre si è svolto un pranzo seguito dal Brindisi con le bollicine e con le specialità della cucina di Filippo La Mantia, “oste e cuoco” palermitano trapiantato a Milano e vecchio amico delle Nazioni Unite: “La solidarietà – ha detto La Mantia– passa anche attraverso il cibo: noi cuochi dobbiamo assolutamente aiutare i bambini, i popoli che non se lo possono permettere, dobbiamo essere a disposizione di tutte le onlus che si occupano di beneficienza attraverso il cibo”.
60 anni sono un compleanno “importante” per festeggiare il quale questa settimana la rappresentanza permanente all’ONU ha organizzato un Italian Food Festival nella Delegates Lounge delle Nazioni Unite, uno dei segreti meglio custoditi di New York, tra viste mozzafiato sull’East River e la possibilità di pranzare gomito a gomito con ambasciatori e alti funzionari dell’organizzazione mondiale per la pace.
L’obiettivo e’ di mostrare, per tutta la settimana, il meglio che l’Italia ha da offrire in fatto di cibo nell’anno di Expo 2015, che “ha contribuito a portare i temi della nutrizione e la sicurezza alimentare al centro della agenda di sviluppo Post 2015”, ha detto l’ambasciatore. I menu proposti sono all’insegna della dieta mediterranea, quel regime alimentare orientato alla salute e al benessere diventato nel 2013 patrimonio dell’Umanità nelle liste dell’UNESCO, che si sposa con gli obiettivi ONU di un’alimentazione sana e sostenibile, enunciati anche nella Carta di Milano.
In cucina per l’occasione, oltre a La Mantia e alla pastry chef Sonia Balacchi, riminese e campionessa mondiale di pasticceria, si sono messi ai fornelli in occasione del festival lo “stellato” marchigiano Michele Biagiola e Stefano Tammetta di Terracina.
Il tutto grazie a Italia di Gusto: la società fondata nel 2008 dal manager romano (ma romagnolo di adozione) Antonio Gaetani per far conoscere, e non solo assaggiare, il meglio della produzione gastronomica del nostro paese e di promuovere il “buon vivere italiano” che rappresenta il valore aggiunto dell’Italia agli occhi del mondo.
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