4 Ristoranti di Alessandro Borghese arriva in Puglia: quale sarà il miglior crudo di mare di Bari?
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 11/01/2021
Il van di chef Alessandro Borghese sbarca in Puglia e precisamente a Bari (candidata a Città della Cultura 2021 con Taranto e comuni dell’Unione della Grecia Salentina) per la sesta tappa di 4 Ristoranti e torna su Sky e NOW TV. Questa settimana, lo chef è alla ricerca del miglior ristorante di crudo di mare di Bari.
Il crudo di pesce di Bari
C’è una sola città al mondo dove i bambini crescono a latte, polipo e cozze: Bari. Qui se chiedi del crudo non ti portano il prosciutto, ma un gigantesco piatto dal sapore di mare. Nel capoluogo pugliese il crudo non è solo una tradizione gastronomica millenaria, ma una religione alla quale essere fedeli sempre.
A Bari dicono di essere devoti solo a due cose: San Nicola e il crudo, e non sempre in questo ordine. Tutto ebbe inizio nel Neolitico, quando qui si cibavano di molluschi, ma poi scoprirono i ricci, le ostriche, le cozze pelose, le seppie e i gamberi rossi. Tutto sempre e rigorosamente crudo.
Ma nel corso degli anni come si è evoluta questa antica usanza? Da cibo dei pescatori il crudo come si è trasformato in una attrazione della città? Chef Alessandro Borghese è a Bari per scoprirlo.
Come si sceglie il vincitore
A sfidarsi – nell’episodio di martedì 12 gennaio, alle 21.15 su Sky Uno e sempre disponibile on demand ci sono: Mimmo con Tabula Rasa, Anna Rita con Asuddiest, Tina con L’Incanto, e, infine, Diego con Biancofiore. In palio per il vincitore, l’ambitissimo titolo di miglior ristorante e un contributo economico di 5mila euro da investire nella propria attività. In questa puntata le tagliatelle di mare sono la categoria special, che si aggiunge alle altre quattro da votare: location, menu, servizio e conto.
Come da tradizione, ogni pasto è preceduto dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Tutto viene osservato nei minimi dettagli, per un’analisi scrupolosa che prosegue poi anche durante il pasto, concentrandosi sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine si scopre il giudizio di chef Borghese, che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica.
Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.
I 4 RISTORANTI DELLA PUNTATA di BARI
- TABULA RASA (Quartiere Poggiofranco) Mimmo (48 anni) è il titolare, barese doc, sicurissimo di sé, si sente il capitano del suo ristorante, il re del mare. Per lui San Nicola e il crudo di mare sono, rispettivamente, re e regina di Bari: imprescindibili. Il suo crudo, servito su un piatto di ghiaccio rigorosamente coperto da carta velina così da non contaminare il pesce, comprende: scampi, gamberi, ostriche, noci, cozze pelose e allievi. Poi, se è il periodo giusto, polipi e ricci. Il ristorante si trova nel quartiere moderno di Bari. La location è grande e curata, ha varie sale e una mise en place contemporanea. Nel locale è presente un bancone con esposto il pescato del giorno di cui Mimmo è tanto fiero.
- ASUDDIEST (Quartiere Japigia): Anna Rita (54 anni), che ha un sorriso rassicurante, è la chef capace, con la sua giovane brigata, di rielaborare i piatti della tradizione. Il suo crudo, che comprende i frutti di mare e i crostacei tipici, è accompagnato da tacos e guacamole o da una salsa teriyaki. “L’ho fatta provare anche ai baresi più baresi che ci siano e me la richiedono sempre”. Il crudo è servito in vari piatti, con un po’ di ghiaccio sopra per tenerlo fresco. Il locale si trova sul lungomare spartano di Bari. All’interno, invece, è molto curato: ha un’ampia sala bianca e azzurra, con una mise en place con tovaglie chiare e bicchieri colorati che danno un tocco un po’ casual e un po’ chic. C’è anche una terrazza e un dehors vista mare.
- L’INCANTO (Quartiere Santo Spirito): Tina (47 anni), al secolo Concetta Abatantuono, è la titolare insieme al marito Emanuele. Tina si occupa della sale e, soprattutto, dei clienti. Controlla tutto, dalla posata lucidata alla mise en place. È la signora “bene” di Bari, che acquista il pesce alla Boutique dei frutti di mare. Il suo crudo, chiamato in menu “Delizie di mare”, è tradizionale, ma servito in maniera scenografica su un vassoio riempito di ghiaccio. Non viene aggiunta alcuna salsina, solo qualche spicchio di limone. Il locale, a nord di Bari, ha un retrogusto un po’ Anni 80, proprio come Tina, e grandi vetrate che si affacciano sul mare. Ha l’aspetto del ristorante di pesce elegante, con il tovagliolo bianco e blu ed elementi marinari nell’arredo.
- BIANCOFIORE (Centro): Diego (48 anni), figlio di pescatori, è il titolare, preparato, rigoroso e molto attento alla qualità. Dai fornitori è considerato un rompiscatole. Il suo crudo è sempre in carta con frutti di mare, polipetti arricciati solo dai pescatori che fanno pesca all’amo, crostacei e sfilettati. Tutto è servito senza limone e salse. I frutti di mare vengono serviti con il guscio sul ghiaccio e il resto su un piatto di ceramica freddo in modo da non alterare i sapori. Il locale si trova in quello che Diego definisce “Il Salotto di Bari”, tra la Città Vecchia e il mare, in un edificio del 500. È tutto scavato nella pietra, curato, ma non pretenzioso. La cucina è a vista sulla sala.
Le prossime due puntate si svolgeranno in altri luoghi affascinanti e caratteristici della Penisola come Parma e Milano.
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