300 Robiole di Roccaverano DOP in donazione
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 23/03/2020
Poche parole, tanta speranza! E’ questo fondamentalmente il concetto che accompagna la decisione del Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano DOP di donare 300 Robiole all’Ospedale “Mons. Galliano” di Acqui Terme e alle case di riposo del territorio. L’unità ospedaliera con il suo personale è in prima linea per contrastare l’avanzata del Coronavirus/Covid-19.
In questo frangente storico che ci ha assaliti senza avvisare, che ci ha avvolto in timori che non conoscevamo, che ha stravolto le nostre abitudini, anche un piccolo gesto ha la sua valenza. Le Robiole di Roccaverano DOP vengono prodotte da piccole realtà agricole, da famiglie, e quelle 300 forme, anche se non sono molte, siamo certi che regaleranno un sorriso. Per le donne e gli uomini del Consorzio rappresentano un abbraccio alla propria terra e un sospiro di speranza.
“È un gesto che mostra quanto il nostro territorio sia al fianco dell’ospedale di riferimento. Sono convinto che da questa dura prova usciremo più forti di prima. La solidarietà messa in campo rappresenta un’autentica ventata di speranza in questo momento difficile per tutti”. Queste le parole del primo cittadino di Acqui Terme Lorenzo Lucchini.
“Sono trascorsi soltanto 18 giorni da quando vi abbiamo comunicato il Progetto “Rob-In”, una iniziativa dedicata proprio allo sviluppo territoriale che si dovrà sviluppare con i prodotti, i produttori e gli eventi di questa porzione di terra piemontese. Un progetto in cui crediamo molto anche se in queste due settimane la situazione è mutata; ma di sicuro non è cambiata la nostra voglia di continuare a lavorare come sempre realizzando un formaggio buono e sano. La nostra piccola donazione è la conferma di quanto crediamo nel futuro e nella nostra gente.
Il mondo della Robiola di Roccaverano DOP è al fianco del personale sanitario di tutti gli ospedali del nostro paese e ringrazia profondamente tutti coloro che stanno lavorando per garantirci un futuro.”
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