La Trappe e Marevivo: un brindisi alla salvaguardia dei mari
Il ripopolamento delle foreste marine è al centro della campagna “Replant – Dona ossigeno al Pianeta”, promossa da Marevivo Onlus, con la collaborazione della birra trappista olandese
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 26/09/2023
Troppo spesso l’estate è rigenerante per noi che andiamo in vacanza e decisamente meno per il mare, vittima del turismo di massa e dell’attività umana. Quest’anno c’è chi ha provato a invertire la tendenza con “Replant – Dona ossigeno al Pianeta“, iniziativa di Marevivo, in collaborazione con l’Università di Trieste che ha visto la piantumazione nel golfo triestino di 100mq di “Cymodocea nodosa” (pianta della famiglia di cui fa parte anche la Posidonia oceanica), con circa 2000 piccola talee.
Si tratta di vere e proprie praterie sottomarine che non sono solo belle da vedere, ma sono essenziali per il nostro pianeta. Questo perché assorbono 35 volte più CO2 rispetto alle foreste terrestri e producono oltre la metà dell’ossigeno che respiriamo. Un’intervento importante se si considera che ogni mezz’ora un’area di piante marine grande quanto un campo da calcio scompare a causa delle attività umane, della pesca a strascico e dei cambiamenti climatici. È fondamentale dunque proteggere queste foreste del mare e trovare modi per ripopolarle.
A supporto dell’iniziativa è intervenuta anche la birra trappista olandese La Trappe, tra le poche a vantare il marchio ATP “Authentic Trappist Product”, che garantisce che parte dei guadagni vada in beneficenza a enti che operano a livello ambientale o sociale. L’azienda ha piantato infatti 10mq di foresta sottomarina. Ma perché una birra si interessa alla salvaguardia dei mari? La risposta è semplice: l’acqua. Per la produzione della birra l’acqua è essenziale e La Trappe la preleva direttamente dalla sorgente, restituendola poi all’ambiente o utilizzandola per l’irrigazione dopo un attento trattamento biologico.
“La Trappe viene prodotta all’interno di una vera Abbazia Trappista, sotto la supervisione diretta dei monaci, i quali si assicurano che nella produzione venga sempre posta la massima attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale – afferma Luca De Zen, CEO di Swinkels Family Brewers Italia – Per questo motivo siamo davvero felici di poter supportare la nuova tappa del progetto ‘Replant’ di Marevivo. Siamo convinti che esistano un perfetto allineamento ed equilibrio tra gli ambiziosi obiettivi dell’iniziativa e quelli propri de La Trappe. In questo caso è l’acqua, elemento fondante dei mari e degli oceani, a fare da fil rouge”.
“Replant nasce proprio da un’urgenza: l’immenso patrimonio di biodiversità nascosto sotto il livello del mare è di vitale importanza per la nostra sopravvivenza sul Pianeta – sottolinea Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali Marevivo – Il ripristino degli ecosistemi marini degradati è parte del PNRR ed è anche una delle priorità individuate dalle Nazioni Unite per il decennio del mare. Questo dovrebbe farci riflettere sull’importanza delle foreste marine che, proprio come quelle terrestri, devono essere tutelate e conservate“.
Realizzata per testare la fattibilità di ripristino nel Nord Adriatico, anche in vista di interventi futuri su scala più ampia, così come richiesto dalla Comunità Europea, la nuova “nursery” triestina – così come viene chiamato questo nuovo appezzamento sottomarino – è attualmente in buono stato e viene monitorata costantemente per valutarne la crescita, il tasso di espansione e il livello di accrescimento di biodiversità. .
La fase sperimentale è stata composta da più tappe: la prima con l’indagine sul territorio per identificare le aree di prelievo delle piante e le aree ideali per il trapianto; la seconda con la formazione degli operatori; la terza con il trapianto delle zolle e il relativo monitoraggio.
Non resta quindi che stappare una birra, senza sensi di colpa, per brindare alla salute dei nostri mari e all’impegno congiunto per proteggerli.
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