Tiramisù World Cup: nasce il premio Pavesini proposto da Barilla
Al vincitore Barilla regalerà un corso personalizzato di pasticceria per 4 persone con uno chef dell’Academia Barilla di Parma, il centro d’eccellenza di Barilla per la promozione della cultura gastronomica italiana
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 03/10/2020
Una nuova sfida attende quest’anno i concorrenti della Tiramisù World Cup, la gara più golosa dell’anno, che si svolgerà in centro a Treviso dal 30 ottobre al 1° novembre.
Alla migliore ricetta realizzata con i Pavesini verrà assegnato un riconoscimento speciale.
Il Gruppo Barilla ha proposto di istituire il “Premio Pavesini”, idea subito accolta con entusiasmo dai promotori della Tiramisù World Cup.
«Mai come in questo tormentato 2020, abbiamo bisogno di vivere esperienze leggere e di lasciare libera la fantasia», spiega Andrea Mattana Renon, vicepresidente della Tiramisù Academy.
Il vincitore del “Premio Pavesini” diventerà di diritto uno dei finalisti della Ricetta Creativa che si disputerà il 1° novembre in centro a Treviso
L’occasione è nata dalla partnership tra Pavesini e Tiramisù World Cup. «Pavesini è uno spuntino per ogni momento della giornata, ma è anche un alleato perfetto per dare sfogo alla creatività in cucina. Grazie alle caratteristiche organolettiche del biscotto Pavesini, il tiramisù che lo vede protagonista è un dolce che non solo può essere realizzato e servito in poco tempo, ma che permette anche di stupire grazie alla golosità degli abbinamenti, mantenendo però, nel risultato, la leggerezza unica dei Pavesini», ha dichiarato Lucia Pirone, marketing manager Pavesini.
«Il caso dei Pavesini nel tiramisù è frutto di un’esperienza della nuova generazione – continua Mattana Renon – della fusione tra tradizione e futuro. I piatti sono ispirazione e visione. L’ingrediente principale è partire da un capolavoro per crearne un altro. Che la storia continui».
Un giudice d’eccezione: lo chef di Academia Barilla Marcello Zaccaria
A valutare tutti i tiramisù in gara ci sarà un giudice d’eccezione, lo chef di Academia Barilla Marcello Zaccaria, spetta a lui decretare il migliore. Per fare ciò si atterrà a rigorosi parametri di valutazione. Oltre ai 5 criteri che vengono seguiti dai giudici per tutti i tiramisù in gara (esecuzione tecnica, presentazione estetica, intensità gustativa, equilibrio del piatto, sapidità e armonia), lo chef di Academia Barilla terrà conto di un sesto criterio: armonia del gusto e percezione di leggerezza. Questo criterio valuta l’armonia del tiramisù considerando l’equilibrio tra la piacevolezza del sapore e la percezione di leggerezza. La percezione di leggerezza è data in particolare dalla tecnica di preparazione, dalla struttura e dalla consistenza degli ingredienti, dalla presentazione e dall’aspetto.
Un corso di pasticceria per 4 persone con lo chef di Academia Barilla
Il concorrente della ricetta creativa che realizzerà il migliore tiramisù con i Pavesini vincerà un esclusivo corso di pasticceria per 4 persone con uno chef di Academia Barilla, centro d’eccellenza di Barilla per la promozione della cultura gastronomica italiana, a Parma e un soggiorno (due camere doppie) in un hotel di prima categoria (QUI il Premio).
Il corso proposto al vincitore della categoria Creativa Pavesini è stato concepito in modo personalizzato per un’intera giornata, al fine di offrire un’esperienza unica e formativa, proponendo ricette tradizionali della pasticceria italiana o moderne rivisitazioni con degustazione finale delle preparazioni. Al termine dell’attività ciascun partecipante riceverà un attestato di partecipazione e una dispensa con le ricette proposte.
La gran finale a Treviso dal 30 otobre al 1 novembre
Tiramisu 2020, leggere qui su Informacibo
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A Bologna vince la ricetta che ha utilizzato i savoiardi sardi del biscottificio artigianale “SavoSardo” di Giovanni Moro, “il soffice biscotto prodotto in Sardegna dal 1965″. La ricetta è stata ideata e preparata dagli allievi dell’Istituto Bartolomeo Scappi di Castel San Pietro Terme di Bologna.
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