Gli spaghetti alla puttanesca dello chef abruzzese Walter Potenza, un regalo dagli Usa ai lettori
Il termine "puttanesca" è stato oggetto di fantasiosi sforzi di esperti gastronomi, sperando di trovare la soluzione all'enigma. Secondo la tradizione....
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 23/08/2020
Caro Donato,
quest’anno non rientro nel nostro Abruzzo fino a quando l’Italia non aprirà (e giustamente) ai voli Usa.
Volevo però non far mancare ai tuoi lettori il Piatto dell’Estate, o meglio il piatto che racconta uno spicchio dell’Italia gastronomica. Parlo degli spaghetti alla puttanesca “o semplicemente” aulive e cchiapparielle (olive e capperi), sono un primo piatto tipico della cucina napoletana. Ma..
Un caro saluto a te e ai lettori
Walter Potenza
Si comincia con…..
La preparazione prevede una salsa a base di pomodoro, olio d’oliva, aglio, olive nere di Gaeta, capperi e origano. Esiste anche una versione romana dello stesso piatto che prevede un altro ingrediente fondamentale: le acciughe sotto sale. Altro punto di discordia tra le due interpretazioni è la pasta: spaghetti, vermicelli o linguine a Napoli e penne a Roma (oltre ai classici spaghetti).
Le prime testimonianze di una pasta condita con un sugo molto simile alla Puttanesca, risalgono ai primi dell’Ottocento, quando lo scrittore Ippolito Cavalcanti, proponeva diverse ricette popolari della cucina napoletana. Uno di questi era “Vermicelli all ‘oglio con sugo di olive, capperi e acciughe”. Il libro Cucina teorica e pratica è stato uno dei libri essenziali che documentano l’antica cucina italiana.
Dopo alcune sporadiche apparizioni in vari libri di cucina napoletana, la Guida Italiana di Gastronomia pubblicò nel 1931 diverse specialità campane. Tra i piatti, maccheroni alla marinara, molto probabilmente l’attuale puttanesca.
Mi sono sempre chiesto quale fosse l’origine bizzarra del nome
Il termine “puttanesca” è stato oggetto di fantasiosi sforzi di esperti gastronomi, sperando di trovare la soluzione all’enigma. Secondo la tradizione della pasta alla puttanesca come tipica romana, all’inizio del 1900 un padrone di casa ideò questo piatto appositamente per i visitatori di una casa di famiglia situata alle porte di Roma.
Una versione molto simile è quella raccontata dal noto esperto di gastronomia Arthur Schwartz che, nel suo libro “Napoli a tavola”, ipotizza invece che la pasta alla puttanesca sia nata a Napoli e più precisamente nei quartieri spagnoli.
Agli inizi del Novecento il noto quartiere napoletano era, infatti, sede di attività di ogni genere, tra cui alcune case di piacere.
Un giorno il proprietario di una di queste “allegre case” ha deciso di rinfrescare i suoi ospiti inventando un piatto veloce e semplice, ed è così che ha pensato a questa pasta dal nome colorato.
Altri si riferiscono agli indumenti intimi indossati dalle ragazze di servizio che, per attirare e invogliare l’occhio del cliente, indossavano probabilmente lingerie di tutti i tipi di colori sgargianti, pieni di trasparenze promettenti.
Forse le tante sfumature dell’abbigliamento si ritrovano nell’omonima salsa: il verde del prezzemolo, il rosso dei pomodori, il viola scuro delle olive, il grigioverde dei capperi, il granato dei peperoncini . Ma questa è pura supposizione.
Altri ancora sostengono però che l’origine del nome sia da attribuire all’immaginazione di una ragazza di vita Yvette la francese, una prostituta provenzale un pò autoironica, che dopo aver creato questo piatto le ha dato questo nome in onore della sua professione.
Grazie ai tuoi lettori e un invito di Mangiare in sicurezza e dopo, indossare sempre una mascherina!
Ciao Chef W
La storia dello chef abruzzese Walter Potenza attraverso la collaborazione con Informacibo
La scuola “Chef Walters Cooking School” compie 25 anni
Proprio a Providence, ha creato una scuola di cucina italiana e mediterranea che porta il suo nome, “Chef Walters Cooking School”, e quest’anno (2019) celebra il 25mo anniversario di attività.
Un po’ di storia…..
La scuola è stata ideata da Walter, nato a Mosciano Sant’Angelo (Teramo) in Abruzzo, ed offre corsi a carattere ricreativo e professionale con una varieta di programmi, seminari, ed eventi educativi con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’identità della cucina regionale Italiana negli Stati Uniti.
Lo chef abruzzese, trasferitosi negli USA nel 1972 concentra la sua professione sulla cucina nutrizionale e sul benessere intesa come sana conoscenza del cibo. Le lezioni vanno da quelle ricreative, a quelle sulla nutrizione, sul diabete, sulla celiachia, pasticceria classica, cucina regionale, cucina per i bambini e molto altro ancora.
Walter Potenza afferma:
“La scuola -ci dice Walter- fu creata con l’intento di presentare le unicità e i prodotti eccellenti del made in Italy con la filosofia gastronomica italiana, a palati che negli anni avevano assimilato sapori provenienti da una cucina sviluppata dal movimento immigratorio italiano dal 1880 al 1924. Questa cucina -aggiunge lo chef- che pure aveva qualche legame con i “ricordi” del nostro BelPaese, negli anni ha portato ad “alterare” le ricette originarie creando una cucina italiana Americanizzata”.
Ma Walter Potenza non si limita a promuovere la cucina italiana all’estero, recentemente ha incluso nella scuola due agenzie di consulenza offerti alle aziende e alle realta enogastronomiche italiane.
La prima, Mediterranean Diet 21, offre programmi sulla nutrizione a centri di benessere e salute, e la seconda, la Italian Food Artisans, ha rapporti con le aziende alimentari e vinicole italiane che intendono “sbarcare” sui mercati USA.
La Chef Walters Cooking School, offre inoltre programmi alle scuole con una consulenza basata su nuove proposte di menu, con programmi educativi sulla cucina Mediterranea.
Premiato come ambasciatore della cucina Italia dai presidenti della Repubblica italiana, Scalfaro e Napolitano, lo chef Potenza continua la sua missione anche a Dubai ed a Pechino. La Chef Walters Cooking School ha una sede anche a Cranston nel piccolo stato del Rhode Island (New England), a 50 KM sud di Boston.
Chef Walters Cooking School, 162 Mayfield Avenue, Cranston Rhode Island 02920 USA. WhatsApp 401.480. 4963
Walter Potenza ha partecipato a «La cucina italiana nel mondo verso l’Expo 2015», promosso da Informacibo
Ricordiamo infine che ha partecipato all’evento internazionale su «La cucina italiana nel mondo verso l’Expo 2015», promosso da Informacibo, che si è svolto in centinaia di ristoranti in Italia e all’estero e declinato in cinque piatti: “Il territorio in cucina (col Parmigiano Reggiano e non solo)“, “Il Panino da Re (con il Prosciutto di Parma e non solo)”, “Dolce Italia (con prodotti Fabbri 1905 e non solo)”, “Il Gelato nel Piatto con i prodotti Dop ” e “I Piatti regionali”.
Ecco, qui sopra, il suo piatto “La stozza”, panino degli agricoltori con Prosciutto di Parma, ricotta di pecora e radicchio grigliato” ripreso da Repubblica.
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