L’anno nero della ristorazione italiana.  Un forum per parlarne - InformaCibo

L’anno nero della ristorazione italiana.  Un forum per parlarne

Spesa record nei ristoranti, con 85 miliardi spesi dagli italiani, ma il saldo negativo tra le attività aperte e quelle cessate nel 2018 è il più alto degli ultimi 10 anni: -12.444

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 08/02/2019

Si spende molto per mangiare fuori eppure mai come nel 2018 il saldo negativo tra ristoranti che aprono e quelli che chiudono è alto.

I risultati, diffusi ieri dall’agenzia RistoratoreTop su un’elaborazione di dati Coldiretti e Movimprese, l’indice della nati-mortalità delle imprese di Unioncamere, parlano da soli:  se da un lato il 2018 è stato l’anno del record di consumi degli italiani nei ristoranti con 85 miliardi di euro spesi, sul piano dello stato di salute delle attività ristorative si è registrato il saldo negativo più corposo degli ultimi dieci anni tra il numero di società avviate, 13.629, e quelle cessate, 26.073: -12.444, quasi il doppio rispetto al -6.796 del 2008.

L’analisi è parte del “Rapporto RistoratoreTop 2019” che verrà presentato il 12 marzo in occasione del primo Forum Della Ristorazione al Palacongressi di Rimini e fotografa nel 2018 una spesa per pranzi e cene fuori casa al massimo storico, pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani. Il 22,3% della popolazione ha mangiato fuori almeno una volta a settimana, in prevalenza giovani sotto i 35 anni (33,8%).

Lorenzo Ferrari
Lorenzo Ferrari

L’incrocio di questi due record fa del 2018 un anno buio per la ristorazione italiana – spiega Lorenzo Ferrari, amministratore delegato di RistoratoreTop – perché indica quanto la spesa per mangiare fuori casa sia distribuita su un numero sempre minore di locali e quanto molti ristoratori non siano stati in grado di leggere e interpretare i recenti cambiamenti economico-sociali e tecnologici o gli stravolgimenti nelle abitudini alimentari, soprattutto dei più giovani. Alle porte degli anni ’20 il consumatore italiano under 35, ad esempio, cucina sempre meno a casa e, quando esce, va speso alla ricerca di nuovi sapori o di esperienze particolari, complice il proliferare di ristoranti che contaminano e mescolano le tradizioni di diverse aree del mondo e di locali che attorno al cibo, mediamente di alta qualità, hanno saputo costruire una forma di intrattenimento e di coinvolgimento del cliente per stupirlo e fidelizzarlo. Occorre che i ristoratori ne prendano consapevolezza per stare al passo con il mercato.

forum della ristorazione

Il tema della “consapevolezza” sarà al centro del Forum del 12 marzo, evento che vedrà centinaia di imprenditori, associazioni, operatori ed esperti del settore confrontarsi sui cambiamenti in atto nel mercato della ristorazione. Verranno affrontate quattro aree tematiche, seguendo dati e analisi presenti nel Rapporto RistoratoreTop 2019: la fotografia dello status economico del settore, come sta cambiando la società rispetto all’alimentazione, la rivoluzione tecnologica nell’era del delivery e dei big data relativi ai clienti, l’analisi dei trend presenti e futuri.

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