Marchesi dè Frescobaldi assegna il “Premio Leonia per l’audacia”
di Informacibo
Ultima Modifica: 05/11/2014
di Mariella Belloni – foto by Canio Romaniello
Il Premio Leonia per l’audacia: un riconoscimento ispirato all’audace trisavola di Lamberto Frescobaldi, Leonia, che in occasione dell’Expo di Parigi del 1878 vinse una medaglia d’oro per avere impiantato vitigni francesi a Pomino, a pochi chilometri a nord-est da Firenze, vinificandoli nella prima cantina italiana a gravità. Da lei prende il nome il nuovo vino bianco metodo classico prodotto al Castello di Pomino da Frescobaldi e il premio, svoltosi presso la Unicredit Tower B di Milano: presentatrice dell’evento, l’opinionista e blogger Selvaggia Lucarelli.
A buon diritto, un riconoscimento è andato alla Marina Militare Italiana per il progetto Mare Nostrum, che ha conquistato il Premio al soggetto italiano più audace secondo la Stampa Estera. È lo stesso Philip Wenster, Consigliere delegato dell’Associazione Stampa estera di Milano e membro della giuria di qualità, a motivare la scelta consegnando il premio: “la Marina italiana ha dimostrato grande competenza e determinazione portando avanti l’operazione Mare Nostrum che in poco più di un anno ha salvato oltre 100.000 vite umane. Non a caso – conclude il giornalista inglese – un mio collega tedesco l’aveva proposta per il Nobel per la pace.” Un bel omaggio per questo corpo delle Forze Armate italiane che giunge a poche ore dalla conclusione annunciata del progetto.
Un altro riconoscimento importante è andato al lungometraggio più audace, Io sto con la Sposa, conferito da Gianni Canova, giornalista e critico cinematografico. A ricevere la medaglia d’oro ispirata a quella dell’Expo di Parigi del 1878, il trio di registi ideatori dell’opera: Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman al Nassiry che, con la loro creazione, raccontano la realtà di uomini e donne che hanno interpretato un ruolo e indossato un costume per beffare il destino e garantire un futuro a chi amano. Una favola di disobbedienza civile che affronta in modo innovativo il dibattito sul diritto alla mobilità e che ha suscitato ampi consensi di critica.
In tempo di crisi, l’economia è protagonista, ma non con colossi dell’infaticabile Nord, ma con due realtà provenienti da quel Sud d’Italia che riesce a esprimere grandi eccellenze. Nella sezione “aziende familiari”, il riconoscimento è stato attribuito a Cesare Attolini , storica sartoria partenopea guidata ora da Massimiliano e Giuseppe Attolini. Grazie alla qualità dei suoi abiti e a una tradizione decennale, ha conquistato il regista premio Oscar Paolo Sorrentino, vestendo Jep Gambardella, protagonista di La Grande Bellezza, interpretato dal grande Toni Servillo. “Un’azienda di famiglia e una storia imprenditoriale di successo in una realtà, come quella napoletana, non sempre facile ma dove con passione e serietà si possono ottenere grandi risultati e diventare esempio di eccellenza – Made in Italy ”. Così ha affermato Dario Prunotto, Head of Private Banking Italy di UniCredit nel premiare un marchio che coniuga tradizione, artigianalità e glamour.
I dati ISTAT parlano di un 44% di disoccupazione giovanile, ed è quindi chiaro che il futuro è crearsi il proprio posto di lavoro: lo sanno bene quelli di GreenRail, piccola azienda creata da tre ragazzi palermitani che hanno vinto il premio per la star-up più audace, premiati dal Direttore di StartupItalia Riccardo Luna. La loro idea: un nuovo binario dei treni che produce energia. Un’intuizione che ha scatenato grande interesse e testimonia come la Sicilia sia una terra capace di produrre talenti.
La modernità, e non poteva essere altrimenti, passa anche attraverso il web con una categoria dedicata al post online più audace che ha visto MAKKOX come vincitore. Candidato per l’audacia di avere reintrodotto in tv un linguaggio apparentemente distante come quello del fumetto, con i suoi post ha conquistato Stefano Andreoli e Alessandro Bonino, fondatori della Bibbia della satira online Spinoza.it
Ai vincitori è andata così una medaglia ispirata a quella vinta da Leonia, simbolo del pensiero fuori dagli schemi: “Sono particolarmente fiero di questo premio – conferma Lamberto Frescobaldi, Presidente del marchio toscano e della giuria di qualità – e mi auguro che sia un portafortuna per questi ragazzi che stanno dando il loro contributo alla rinascita del Paese. Eccellenze italiane che hanno saputo osare e rischiare. Perché senza sogni, non ci possono essere successi. Io stesso da sempre sognavo di produrre un metodo classico in Toscana e Leonia è la realizzazione del mio sogno. Lo dedico a tutti quelli che come me sanno osare!”.
Le storie da raccontare
I vini Marchesi de’ Frescobaldi nascono da 700 anni di passione, esperienza, abilità e amore per un territorio eletto, divenuto la culla ideale di vini di altissima qualità. Dalla zona del Chianti a quella del Pomino DOC, da Montalcino alla Maremma, tenute di proprietà e splendidi vigneti, dove la perfetta conoscenza dell’ambiente e l’unicità dei terroir, permettono di garantire la costante qualità e la spiccata personalità dei vini.
I grandi vini nascono da piccoli vigneti, terroir ad altissima vocazione e una passione che si tramanda di padre in figlio da generazioni.
Leonia Pomino Brut Millesimato 2011: “Audace: un vino che esprime la voglia di intraprendere nuove strade, coraggioso e determinato, dal carattere espressivo ed elegante come la mia trisavola Leonia che mi ha ispirato nelle scelte innovative. Fu Lei ad impiantare vitigni francesi a Pomino, vinificandoli nella prima cantina italiana a gravità, ricevendo in premio la medaglia d’oro all’Expo di Parigi nel 1878” – Lamberto Frescobaldi.
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