Da Vinitaly arriva un pieno di…. ottimismo
di Informacibo
Ultima Modifica: 25/03/2015
a cura di Donato Troiano e Raffaele d'Angelo
Verona 25 marzo 2015. «Il 2015 sarà l’anno del record per l’export del vino italiano, si raggiungerà quota 5,5 miliardi». "Il settore vitivinicolo è un patrimonio fondamentale per l'Italia con oltre 14 miliardi di euro di fatturato e migliaia di aziende che rappresentano con passione, innovazione e professionalità la ricchezza dei nostri territori».
Questi i due concetti principali espressi dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina a Veronefiere durante i giorni di Vinitaly.
La fiera più spettacolare dell'anno, da qualcuno definito il Festival di San Remo del vino, ma che non è solo spettacolo, ha fatto ritornare, in questi quattro giorni, la fiducia tra il popolo del vino, innanzitutto tra i produttori ed esportatori.
Il direttore di Verona Fiere, Giovanni Mantovani e il presidente Ettore Riello, hanno commissionato un sondaggio tra il 10% degli espositori per capire se stia o no per iniziare un periodo positivo. La risposta è stata positiva: quasi l’80% delle aziende prevede un aumento dell’export superiore al 5%. I più ottimisti sono i produttori del Sud.
La novità è la fiducia sulla ripresa del mercato italiano. Un produttore su due è convinto che in Italia si torni ad acquistare più vino. Secondo i dati di Wine2wine, i piccoli (meno di 15 mila bottiglie l’anno) e i medi vedono un futuro rosa. Ed è sempre il Sud a guidare il treno della fiducia: 6 produttori su 10 puntano a un aumento del 6% del fatturato nel mercato domestico. Più cauti nel resto d’Italia, in testa gli uomini e le donne del vino del Nord Est: il 7,3% prevede un calo in Italia.
Il Padiglione del Vino all'Expo di Milano 2015 fattore di traino per la ripresa
A Vinitaly, e non poteva mancare!, è stato presentato ed illustrato dal Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, il Padiglione del Vino all'Expo di Milano 2015.
Esso, ha spiegato il ministro, rappresenterà un settore che più di altri esprime la potenza dell'agroalimentare italiano. ''Un percorso emozionale, uno strumento di divulgazione che attraverso i cinque sensi incarnerà l'esperienza educativa della cultura vitivinicola italiana. Vogliamo rappresentare al meglio la ricchezza e l'eccellenza del nostro patrimonio vitivinicolo, il meglio che il nostro Paese può offrire in questo settore. Sono scelte che faranno la differenza e costituiranno il punto di forza della nostra proposta. Anche se la nostra sfida non è ancora vinta, perché molto c’è ancora da fare, il Padiglione del Vino rappresenterà una festa: sarà – ha concluso il Ministro – la celebrazione della tradizione e dell'innovazione di una delle eccellenze italiane". Occupa uno spazio di circa duemila metri quadrati, situato all’intersezione fra il Cardo e il Decumano, nel quale verrà raccontato il vino italiano tra passato, presente e futuro.
Progettato dall'architetto Italo Rota, ripercorre il mito del vino italiano, da Enotria (il paese del vino, com’era conosciuta la nostra penisola 2.500 anni fa), fino alla proiezione dell’Enoteca del futuro.
Il percorso sottolinea la biodiversità del vino italiano e un patrimonio unico di 544 vitigni. Al primo piano della struttura si trova la Biblioteca del Vino, che permetterà di degustare 1.400 vini e distillati italiani.
Il ministro Maurizio Martina attorniato da fotografi e cameramen tra i padiglioni di Verona Fiere (Foto di Giulio Ziletti)
INformaCIBO da Verona Fiere a cura di Donato Troiano e Raffaele D'Angelo:
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