Grande solidarietà verso il Parmigiano-Reggiano dopo il terremoto
di Informacibo
Ultima Modifica: 18/10/2012
Reggio Emilia 16 ottobre 2012. Una grande gara di solidarietà, da parte dei consumatori e dei caseifici, insieme ad oculate scelte manageriali del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano sono state le principali risposte arrivate per ridurre i danni del settore del Parmigiano Reggiano colpito dal sisma che ha investito il 20 e il 29 maggio l’Emilia.
Oggi nella sede di Reggio Emilia i vertici del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, compiendo un atto di massima trasparenza, hanno illustrato alla stampa i dati della gara di solidarietà che si è messa in moto in tutta Italia subito dopo il terremoto che ha aperto una ferita senza precedenti per l’intero sistema del Parmigiano Reggiano.
Il danno complessivo è stato quantificato in 102,4 milioni, (di cui 71 sul prodotto e 31,4 sulle strutture e sulle attrezzature), con la caduta di circa 600.000 forme e il danneggiamento di 37 caseifici e 600 allevamenti fra Modena, Reggio Emilia, Mantova e Bologna.
Riccardo Deserti, Giuseppe Alai, Leo Bertozzi e Gino Belli
Il bilancio della solidarietà al 10 ottobre parla chiaro: grazie alle vendite solidali coordinate dal Consorzio di tutela, a quelle effettuate dalla GDO e a donazioni dirette, quasi 1 milione di euro è giunto nelle casse del “Comitato Gruppo caseifici terremotati del Parmigiano Reggiano” , e a questa cifra già rilevante si aggiungono i quasi 9 milioni di euro stanziati dai caseifici del comprensorio di produzione che arriveranno ai caseifici danneggiati, con una ripartizione proporzionale all’entità dei danno subiti e risultanti al netto di rimborsi assicurativi e contributi pubblici. “Si pensa di fare arrivare i contributi entro la fine di novembre -ha detto il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai.
“A cinque mesi dal terremoto vogliamo –ha aggiunto Alai – ringraziare tutti per questa straordinaria solidarietà che ha unito e ancora unisce produttori e caseifici, consumatori, associazioni, imprese, gruppi organizzati e aggregazioni spontanee”.
Da sottolineare che circa 4 milioni sono state le famiglie che hanno acquistato il Parmigiano Reggiano appena dopo il sisma e, di queste, -ha sottolineato Alai- “almeno un milione non lo consumava prima, almeno non in punte”.
In dettaglio le azioni solidali e di controllo illustrate dal presidente Alai e dal condirettore Deserti
Gli acquisti effettuati online tramite il Consorzio e i caseifici che hanno donato un euro per ogni chilogrammo venduto a 13,90 euro/kg, hanno determinato un gettito pari a 396.813 euro; dalle vendite del Parmigiano Reggiano caratterizzato dal bollino “1 euro/kg per rinascere” effettuate nei canali della GDO e Horeca (con l’impegno di catene come Coop Italia, Auchan, Realco-Sigma, Unes e McDonald’s) sono giunti contributi per 486.614 euro, mentre alle stesse operazioni effettuate con altri operatori commerciali si sono legati 25.553 euro, con l’aggiunta di donazioni dirette al Comitato per 28.714 euro. In totale, dunque, si tratta di 937.694 euro, così come risulta dall’estratto conto di tutti i movimenti effettuati sul conto corrente aperto dal Comitato dei caseifici terremotati.
“A questa straordinaria solidarietà e a quella legata a centinaia di iniziative spontanee che si sono sviluppate in Italia e anche i diversi Paesi europei – spiega Alai – si associa in modo rilevante quella dei caseifici del comprensorio di produzione, che in base alle decisioni assunte dall’Assemblea del luglio scorso si traduce, oggi, in quasi 9 milioni di contributo straordinario a favore dei caseifici terremotati, segno tangibile di una grande coesione e responsabilità di sistema”.
Migliaia di controlli per tutelare i consumatori
E proprio sul versante della responsabilità i vertici del Consorzio, ad Alai e al condirettore del Consorzio, Riccardo Deserti, alla conferenza stampa erano presenti anche Gino Belli e l’altro condirettore Leo Bertozzi, hanno illustrato le azioni e i controlli messi in atto al fine di evitare che il prodotto reso inidoneo dal terremoto finisse sulle tavole dei consumatori.
“Si è trattato di un lavoro intensissimo – sottolinea il condirettore Riccardo Deserti – che ha dovuto fare i conti, innanzitutto, con il rischio che i caseifici colpiti dal sisma “svendessero” il prodotto a qualunque e in qualunque condizione in una fase di drammatica emergenza, con ripercussioni che avremmo vissuto in termini di speculazioni, di immagine del prodotto e di conseguente calo delle quotazioni, che avrebbero aggiunto altri pesantissimi danni a carico di tutti i produttori”.
“Per questo – spiega Deserti, sono stati effettuate 450.000 perizie straordinarie sulle forme cadute e ricollocate integre sulle scalere, associate al controllo di 8.000 bins con oltre 70.000 forme destinate alla fusione perché irrecuperabili, alla classificazione come “rifiuto” di quasi 15.000 forme inutilizzabili per l’alimentazione (compresa quella animale), al controllo di tutti i caseifici danneggiati, degli allevamenti colpiti e di tutto il latte destinato anche ad usi diversi rispetto alla trasformazione in Parmigiano Reggiano”.
“Un lavoro – specifica il presidente Alai – condotto in collaborazione con le autorità sanitarie per tutelare quella reputazione che rappresenta uno dei punti di forza del Parmigiano Reggiano sui mercati di tutto il mondo, e a maggior ragione a garanzia di tutti quei consumatori – e parliamo di oltre 4 milioni di famiglie – che in tanti casi per la prima volta hanno fatto posto in frigorifero per una punta del nostro prodotto”.
La solidarietà all’estero e al concerto “Italia Loves Emilia”
Da segnalare che nelle settimane successive ai terremoti del 20 e del 29 maggio numerosi troupe televisive estere, provenienti da Stati Uniti e Giappone, hanno visitato i caseifici colpiti per documentare il disastro.
Mentre oltre 15.000 persone (in massima parte giovani) hanno firmato le forme che il Consorzio del Parmigiano-Reggiano ha esposto nello spazio allestito al Campovolo in occasione del concerto “Italia Loves Emilia” che ha avuto un grosso successo. A molte migliaia di persone quella sera è stata offerta la possibilità di essere fotografate per rendere visibile il patto tra questi simboli di rinascita e la solidarietà espressa da centinaia di migliaia di persone, imprese, associazioni, istituzioni.
“Grazie ai promotori dell’iniziativa – aveva affermato il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – siamo stati partner dell’iniziativa, testimoniando da una parte la nostra concreta solidarietà verso le persone che drammaticamente sono state colpite dal terremoto e, dall’altra, ringraziando senza riserve quanti si sono mobilitati a sostegno dei caseifici danneggiati, a partire da tutti i nostri consorziati per arrivare a quanti – e sono stati davvero tantissimi – hanno contribuito con acquisti solidali (on line e in diverse catene distributive) e con altre centinaia di iniziative a raccogliere fondi per quei 37 caseifici che hanno subito danni rilevanti”.
Scelte che hanno prodotto una ripresa dei consumi
Proprio in virtù di queste scelte spontanee e solidali, anche i consumi hanno mostrato una ripresa.
“Nel trimestre giugno-agosto – spiegano Alai e Deserti – le vendite di Parmigiano Reggiano sono state superiori di quasi 65.000 forme a quelle dello stesso periodo 2011; a fronte di un lieve calo nella GDO e nel dettaglio tradizionale (circa 15.000 forme in meno), i nuovi canali attivati a seguito del terremoto hanno infatti assicurato il collocamento di oltre 80.000 forme”.
Sul fronte della solidarietà si va intanto consolidando ulteriormente l’adesione dei caseifici alle vendite che prevedono la destinazione di un euro/kg ai caseifici terremotati.
L’acquisto online del Parmigiano Reggiano continua anche per le prossime festività natalizie
L’acquisto online del prodotto coordinato dal Consorzio (pagina “Campagna vendite solidali” del sitowww.parmigianoreggiano.it) continua a registrare una grande attenzione da parte di singoli consumatori, gruppi organizzati e spontanei, imprese”, afferma Deserti; “proprio per questo proseguirà anche nei prossimi mesi, e in occasione delle festività proporremo anche una sobria confezione a quanti volessero utilizzare il Parmigiano-Reggiano come regalo solidale”.
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