Anteprima Montepulciano d’Abruzzo (AMA): stappiamo un’ottima annata!
di Informacibo
Ultima Modifica: 12/07/2016
Chieti luglio 2016.
«Con Anteprima Montepulciano d’Abruzzo abbiamo fornito una chiave di lettura importante alla città per leggere il presente e guardare al futuro».Con queste parole Roberto Di Vincenzo, presidente della Camera di commercio di Chieti e del Centro regionale per il commercio interno delle Camere di commercio d’Abruzzo, ha commentato i risultati di questa manifestazione che è stata promossa, oltre che dalla Camera di Commercio di Chieti e dal Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo, anche dall’Agenzia di Sviluppo e dall’AIS Abruzzo.
Siamo andati anche noi nel cuore del centro storico di Chieti per seguire da vicino quella che è stata definita “la più importante rassegna enologica in terra d’Abruzzo” ma innanzitutto per degustare in anteprima l’ultima annata di Montepulciano d’Abruzzo.
Il Montepulciano è un vitigno degno di ammirazione, la sua versatilità nel sistema di vinificazione regala vini robusti o delicati, di pronta beva o da lungo affinamento. Il Montepulciano d’Abruzzo si presenta spesso con il suo colore rosso rubino con riflessi violacei, ma nella tavolozza dei calici troviamo anche il rosso granato, per i vini riserva, e un vivace colore rosa per il rampollo di famiglia: il Cerasuolo d’Abruzzo, un giovane Montepulciano, ma vinificato in rosato.
Il bouquet è complesso, si avvicendano profumi fruttati di amarena, frutti di bosco, prugne e note speziate di liquirizia e tabacco. Il tannino è robusto, ma destinato negli anni ad una evoluzione elegante ed equilibrata.
All’evento hanno aderito oltre 40 cantine abruzzesi, negli spazi del Museo archeologico “La Civitella” e nel prestigioso centro storico della città di Chieti, ne abbiamo incontrate dieci, ad accoglierci non troviamo solo il Montepulciano, così scopriamo i vitigni autoctoni che hanno scritto la storia della vitivinicoltura abruzzese, come il trebbiano abruzzese e le varietà la cui riscoperta è iniziata negli ultimi anni: il pecorino, la passerina, la cococciola e il montonico.
I due fratelli, Valentina e Luigi Di Camillo, entrambi enologi, provengono da una famiglia di viticoltori e da fine anni ’90 gestiscono l’azienda di famiglia, che vanta circa 35 ettari dislocati nei dintorni di Chieti, vantano una produzione di circa 180 mila bottiglie, di cui circa il 40% rivolte al mercato estero.
Il nome deriva da un ritrovamento storico, infatti durante lo “scasso” di uno dei loro terreni, sono stati rinvenuti dei reperti su cui compare l’incisione “I Fauri”, una comunità di frati, celebri per la produzione di olio e vino nell’antichità.
Vino consigliato:
I Fauri Baldovino Cerasuolo d’Abruzzo 2015, pregevole per freschezza, struttura e versatilità. Nota: “Baldovino” è il soprannome attribuito storicamente alla famiglia “Di Camillo”.
Cantina Bottari
La cantina Bottari sorge sulle colline abruzzesi nel comune di Vasto, a sud sulla costa abruzzese. Nasce nel 1890 e nel corso dei decenni si sono avvicendate diverse generazioni; oggi Angelica, assieme alla sua famiglia, è subentrata nella conduzione dell’azienda di famiglia. Circa 16 ettari vitati, la maggior parte dedicata al Montepulciano d’Abruzzo, i cui vecchi impianti sono stati oggetto di un particolare studio e selezione che ha portato poi al loro restauro. Al tradizionale Montepulciano d’Abruzzo, si aggiunge la coltivazione di uva Merlot, Sangiovese, Pecorino, Chardonnay e Aglianico, quest’ultimo trova un terroir molto favorevole proprio in queste colline di Vasto e nel vicino Molise.
Vino consigliato:
Bottari Eure rosso 2013, blend di Aglianico, Merlot e Sangiovese, affinato prima in barrique di rovere, poi in botti d’acciaio e successivamente in bottiglia
Cantine Maligni
L’azienda agricola Maligni sorge sulle colline teatine e si estende nei comuni di Chieti e Torrevecchia Teatina, nasce nel 2009 grazie a Fabio Tomei, che con la sua passione per la viticoltura e grazie all’esperienza di una famiglia che vanta oltre cinque generazioni di viticoltori, fonda l’azienda ottenendo in pochi anni ottimi risultati, in Italia e all’estero. Il soprannome Maligni sembra identificare la famiglia Tomei da diverse generazioni e sarebbe da additare ad un contenzioso avvenuto tra l’allora pater familias Pasquale Tomei ed il parroco del luogo. L’azienda vanta circa 10 ettari, divisi tra Montepulciano d’Abruzzo, Pecorino, Cococciola e una piccola produzione di Falanghina, che si preannuncia una bella sorpresa per il prossimo anno.
Vino consigliato
“Maia” Pecorino IGT Colline Teatine 2015, buona acidità, sentori di frutta esotica, frutto della passione e pera.
Cantina Ripa Teatina
La cantina sociale di Ripa Teatina si trova a pochi chilometri da Chieti, sulle colline che guardano verso il mare Adriatico, nasce nel ’69 e vanta circa 400 soci viticoltori per un totale di circa 700 ettari, la produzione totale si aggira intorno al milione di bottiglie. I vigneti si estendono sulla fascia collinare della costa chietina, su terreni calcareo-sabbiosi. I vini bianchi si distinguono per mineralità, freschezza e sapidità.
Vino consigliato
Cantina di Ripa Teatina “Don Feuccio” Pecorino DOC 2015. Nota: il nome deriva da una contrada di Ripa Teatina che si chiama Feuccio.
Fattoria Teatina
L’azienda agricola Fattoria Teatina di Antonella e Pierluigi De Lutiis, è sorta negli ultimi anni ed è gestita a conduzione familiare, si trova a Chieti e il suo nome deriva da “Teate”, antico centro dei marrucini, che corrisponde all’odierna Chieti. La cantina si estende su un territorio di circa 15 ettari di vigneti, dove troviamo l’immancabile Montepulciano, ma anche Pecorino, Passerina, Cabernet e Merlot.
Vino consigliato
Fattoria Teatina “Foglio 12” Rosso Colline Teatine IGT 2014, blend di Cabernet, Merlot e Montepulciano. Nota: il nome deriva dai luoghi dei vigneti, che si possono trovare presso i documenti del catasto del comune, a pagina 12.
La tenuta Il Feuduccio si estende su circa 50 ettari ad Orsogna, nel cuore del Parco Territoriale dell’Annunziata, tra la Majella e il mare Adriatico.
Architettonicamente è senza dubbio una delle cantine più suggestive d’Abruzzo, incastonata nella roccia e circondata da vigneti e uliveti, gode di una vista meravigliosa, il Feuduccio e’ una vera e propria cattedrale del vino.
Gaetano Lamaletto e sua moglie Maria, mentre lasciavano l’Abruzzo per cercare fortuna in Venezuela, nutrivano il sogno di tornare un giorno nella loro terra d’origine. E fu così che, accompagnato dalla fortuna, Gaetano e Maria ritornano a Orsogna e realizzano il Feuduccio, una cantina che sembra proprio uscita da un sogno.
Vino consigliato:
Il Feuduccio “Margae” Montepulciano d’Abruzzo DOC. Margae è il connubio di due nomi, Maria e Gaetano, fondatori del Feuduccio. È il frutto di una selezione delle migliori uve e viene prodotto solo nelle migliori annate.
Torre Zambra
L’azienda Torre Zambra nasce nel 1961, si trova a Villamagna, un comune a pochi chilometri da Chieti, a circa 250 metri d’altezza e a pochi chilometri dal mare Adriatico. Le colline di Villamagna godono di un terroir unico, i terreni calcareo-argillosi sono particolarmente vocati per la coltivazione della vite e in particolare del Montepulciano. L’azienda si estende su circa 20 ettari di vigneti, in cui sono presenti tutti i vitigni autoctoni abruzzesi e su cui si erge un’antica torre di avvistamento, conosciuta appunto come Torre Zambra.
Vino Consigliato:
Torre Zambra Colle Maggio “Villamagna” DOC 2013. Uvaggio: 100% Montepulciano d’Abruzzo. Fermentazione spontanea, affinamento in vasche di cemento, sentore di frutti rossi maturi e note speziate di cioccolato.
Valle Martello
L’azienda Valle Martello nasce nel 1979 e si estende su circa 40 ettari nel comune di Villamagna, in provincia di Chieti. I vigneti sono dislocati su due colline a versanti opposti, la combinazione delle uve dei diversi versanti dona ai vini delle caratteristiche molto particolari. Valle Martello crede molto nella tipicità dei vini abruzzesi ed è stata la prima cantina in Abruzzo a vinificare la Cococciola in purezza, un vitigno che solo ultimamente sta riscoprendo un certo interesse da parte del pubblico.
Vino consigliato:
Valle Martello “Brado” Cococciola Colline Teatine IGT 2015. Il nome Brado prende spunto dal carattere selvaggio di questo vino bianco, per sottolineare la sua forza e il suo essere giovane e dinamico.
Lampato
L’azienda Lampato si estende su circa 40 ettari a Castellana di Pianella in provincia di Pescara, tra il mare Adriatico e il massiccio del Gran Sasso. Nasce nel 2009 e punta soprattutto sulla tipicità dei vitigni autoctoni abruzzesi. Prodotti biologici certificati, energia pulita dai pannelli solari e un rispetto per l’ambiente tipico di questo comune, unico in Abruzzo ad aver conseguito il premio “Bandiera Verde” dalla Confederazione Italiana Agricoltori, proprio per il rispetto della natura. L’etichetta dei vini Lampato presenta la sagoma della “Bella Addormentata”, ovvero il profilo del massiccio del Gran Sasso, il Corno Grande e il monte Camicia da una certa prospettiva si allineano e formano il viso e il corpo di una donna immaginaria.
Vino consigliato:
Lampato “28 Quintali” Montepulciano d’Abruzzo DOC Terra dei Vestini riserva 2013 firmato Emanuele Patricelli. Nota: il “28 quintali” e’ un’edizione limitata di 3000 bottiglie, il risultato della vinificazione di 28 quintali d’uva e di un lungo affinamento del vino in botti di rovere.
Stefania Pepe
L’azienda Vitivinicola Stefania Pepe nasce nel 2000 a Torano Nuovo, in provincia di Teramo, siamo nella zona del Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG a denominazione garantita. Stefania proviene da una famiglia di noti viticoltori abruzzesi, i suoi vini biologici sono apprezzati anche in Giappone e persino in Francia, in vigna adotta metodi biodinamici, ad esempio le uve sono diraspate a mano. La sua piccola azienda si estende su circa 4 ettari di vigneti.
Vino consigliato:
Pepe Nero Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG 2006
Nota: i vini di Stefania Pepe sono affinati in acciaio per un lungo periodo, così abbiamo la fortuna di degustare un vino del 2006 in anteprima, appena imbottigliato dopo “solo” 10 anni passati a riposare in cantina.
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