“Tipicità in blu” per promuovere Ancona, la sua offerta enogastronomica e il suo patrimonio storico, culturale e artistico
di Informacibo
Ultima Modifica: 25/11/2014
Ancona 25 novembre 2014. Bastano soli due giorni per vedere come una città possa offrire una scelta turistica plurale mentre cerca di progettare il proprio futuro proiettandolo verso il mondo.
Due giorni di A.M.O.R.E.
A come Ancona; M come Mare; O come Obiettivi; R come Riqualificazione; E come Expo.
Attorno a questo acronimo non solo l'Amministrazione comunale di Ancona, ma una città intera si prepara a progettare la rotta del futuro.
La bussola indica una “linea blu” che vuole unire il mare adriatico all'entroterra marchigiano “per fare di Ancona -hanno detto durante il taglio del nastro di “TIPICITÀ IN BLU Festival” (22 e 23 novembre), Valeria Mancinelli e Pierpaolo Sediari, rispettivamente sindaco e vicesindaco della città dorica- una vetrina delle Marche sul mondo, per mostrare -hanno aggiunto- a tutto il globo quello che viene prodotto nel capoluogo e nell'intera regione”.
Un progetto ambizioso che parte dal porto per coinvolgere la città e promuovere tutto il territorio, il suo patrimonio storico, culturale e artistico attraverso la straordinaria varietà e qualità dell'offerta enogastronomica mettendo in primo piano la valorizzazione del capitale umano, il patrimonio più importante di ogni comunità.
Proprio perchè lo stato dell'imbarcazione non lo si verifica a terra ma mentre si naviga il progetto di Ancona futura è già in corso d'opera e l'amministrazione comunale, in carica da poco più di un anno, lo vuole costruire in stretta collaborazione con l'Autorità portuale, la Regione Marche, Camera di Commercio di Ancona, Università Politecnica delle Marche e con le associazioni di categoria del mondo agricolo, della pesca e del commercio.
Il Convegno “La linea blu d’Ancona" che lancia la Carta di Ancona per una maggiore armonia tra uomo e natura
I soggetti sopra elencati sono stati, domenica mattina, i protagonisti di una corale riflessione su come unire il porto alla città, togliendo quella barriera fisica e ideale, che ancora esiste tra Mare, Porto e la città di Ancona.
Un incontro di confronto dall' emblematico titolo, “La linea blu d’Ancona: il mare ed i suoi progetti”, coordinato da Donatella Bianchi, conduttrice di Linea Blu-RAI, da Angelo Serri, direttore di Tipicità e da Marco Menghini, consulente scientifico di Rai Uno Linea Verde.
Un vivace e serrato confronto/dibattito dove ha primeggiato il tema di come far competere Ancona nello scenario globale.
Al termine dei lavori è stata tracciata una “Carta di Ancona” con l'obiettivo di rafforzare l'attrattività turistica e sostenere uno sviluppo sostenibile che faccia diventare Ancona sempre più accogliente per chi ci è nato e per chi vuole passare in questa bella città alcuni giorni da turista.
Una serie di piccoli e grandi progetti per costruire una nuova e più bella città che fa del suo porto e della sua speciale morfologia a cuneo (quasi uno spicchio di mare riparato), un fattore di sviluppo e un volano economico.
Questa è la grande sfida del prossimo futuro che vede in prima fila una determinata Mancinelli, sindaco della città, e Rodolfo Giampieri, Commissario dell'Autorità portuale nonché Presidente della Camera di Commercio di Ancona, «con coraggio –ha detto– dobbiamo vincere la scommessa della blu economy».
Sono stati loro, durante il dibattito, a riconfermare l'operatività del progetto per il turismo crocieristico e l' utilizzazione turistica del porto traianeo fino al molo nord. Risale al lontano 100 – 116 dopo Cristo l'ampliamento di questa area da pare dell'imperatore Traiano. Ora spetta agli attori del terzo millennio proseguire al meglio questa grande opera di "grande visione sul mondo".
L'attuale progetto di riqualificazione, una sorta di “new deal” urbano, ha infatti un duplice scopo: il rilancio turistico e un vero impulso all'economia portuale e non solo.
Questa Linea Blu di Ancona ha trovato il consenso e l'adesione degli altri protagonisti del dibattito, da Elio Brutti, Agci Pesca Marche a Federico Bigoni, Federpesca Marche (Associazione fra cooperative); da Vincenzo Caputo Barucchi, docente dell'Università Politecnica delle Marche a Sara Gianni, assessore alla Pesca della Regione Marche.
Tipicità “numero 23” a Fermo dal 7 al 9 marzo
E proprio domenica mentre il supplemento culturale del Sole 24 Ore "il Domenicale" riportava in prima pagina un editoriale del direttore Roberto Napoletano che esaltava Fermo, come operosa cittadina marchigiana, Nella Brambatti, sindaco di Fermo, dal palco del convegno sottolineava i tanti primati di questa regione e ricordava al folto pubblico presente l'importanza dell’edizione di Tipicità “numero 23”, programmata a Fermo dal 7 al 9 marzo prossimo, un evento prescelto da ANCI nazionale in preparazione di EXPO 2015 e definito. proprio dai responsabili di ENIT e di Padiglione Italia, “una piccola EXPO”.
Questo “piano EXPO”, elaborato da Tipicità e che da tempo va avanti grazie a Angelo Serri, direttore del festival marchigiano, e a Alberto Monachesi, responsabile Relazioni & Sviluppo, proprio ieri ha avuto un ulteriore approfondimento al centro direzionale UBI-Banca Popolare di Ancona a Jesi, durante un think tank dal titolo “Tipicità 2015: destinazione EXPO”. Un pensatoio con risvolti molto concreti, al quale hanno preso parte, tra gli altri: Matteo Mauri, direttore Affari generali di EXPO 2015, Marco Marturano, responsabile comunicazione di “ANCI per EXPO”, Nella Brambatti, Sindaco di Fermo, Graziano Di Battista, Presidente UnionCamere Marche, oltre ad esponenti del mondo accademico, rappresentanti delle associazioni di categoria ed imprenditori del “Vivaio Italia”.
“Tipicità in blu” e la sua offerta enogastronomica
Ma ritorniamo a TIPICITÀ IN BLU, il Festival che si è svolto ad Ancona sabato 22 e domenica 23 novembre con alcune annotazioni.
E' stata una due giorni ricca di riflessioni sulla città dorica, sui "turismi marchigiani", sui temi del grande evento mondiale EXPO 2015, con le sue tematiche legate a cibo, territorio, corretta alimentazione, filiera corta e spreco alimentare ma anche piena di tantissime attività svoltesi in Piazza Pertini, alla Mole Vanvitelliana ed al Mandracchio (dove sorge il Mercato ittico con il ruolo e l'appeal che riveste) con degustazioni di specialità enogastronomiche, piatti a base di pesce, in particolare pesce azzurro dell'Adriatico, e vini marchigiani con il Verdicchio che spopola in tutto il mondo.
Non mancava una attenzione rivolta ai più piccoli. I bambini, grazie ai laboratori organizzati dall'Aiab Marche, hanno imparato come realizzare una forma di formaggio a partire dalla cagliata e a creare il proprio orto travasando delle piantine.
“SeePort” Hotel e “Le Marche da vivere”
Per ora ci fermiamo qui, e rimandiamo ai prossimi giorni, quando faremo due altri approfondimenti.
Uno lo faremo raccontando come si riqualifica un'area e una struttura.
Una ex Onmi, vecchio istituto materno e infantile che si trasforma, per opera di Guido Guidi, valente imprenditore anconetano, in un quattro stelle Hotel International, dall'azzeccato nome, “SeePort”.
Un Hotel che dall’alto della rupe domina il porto come un capitano dalla tolda di una nave e che verrà trasformata in un set fotografico dal grande fotografo Dirk Vogel.
Il SeePort viene fuori come vera opera di riqualificazione urbana, un vero “rammendo” di lusso in linea con la filosofia cara all'architetto Renzo Piano.
La sua inaugurazione ci sarà ai primi di dicembre.
L'altra è una descrizione delle attività di tour & escursioni de “Le Marche da vivere”: una struttura o meglio una rete di servizi per contribuire a far conoscere questa regione e i suoi gioielli artistici, naturalisti (Portonovo docet) ed enogastronomici, con servizi di alto livello.
Tutto grazie ad uno staff di prim'ordine che da anni lavora anche per Tipicità.
Un video su TIPICITA' IN BLU Festival a cura di EtvMarche
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