Ostriche e vino italiano: la “Strana Coppia” arriva al Pier 52
di Informacibo
Ultima Modifica: 09/11/2017
di Alessandra Favaro
In attesa dell'arrivo di David Hervé, tra i più famosi selezionatori di ostriche al mondo, una cena per scoprire davvero il mondo dei molluschi, abbinati a bollicine speciali
Martedì sera il ristorante ha aperto le porte alla stampa per l’anteprima dell’evento intitolato “La strana coppia”. Si perché la degustazione dei pregiati molluschi francesi sarà abbinata per l’occasione a un’altra istituzione, questa volta vinicola, i vini della Cantina Coppo. Specialità francese abbinata a vino italiano metodo classico: vista da vicino, non è per nulla una coppia improvvisata.
“Le ostriche hanno molti punti in comune con il vino, anche per come vengono prodotte” spiega Armando Tandoi, esperto internazionale di ostriche “E come le aziende vinicole, anche i produttori di ostriche hanno le loro categorie superiori, le loro «cuvée» speciali. Ci sono ostriche perfette, altre più dozzinali e, a parte qualche eccezione, sono tutte coltivate, specialmente in zone vicino alla costa e nelle lagune. E possono avere diversi sapori e consistenze".
Sapide e marine, vegetali e croccanti, dolci e con retrogusto di frutta secca: ogni tipo di ostrica, ha un suo vissuto un suo metodo di coltura e “affinamento” proprio come il vino, che le conferiscono caratteristiche differenti.
David Hervè: il “re” delle ostriche
Le Cantine Coppo, patrimonio Unesco
Nel 2012, l’azienda piemontese è stata inserita nel registro nazionale delle imprese storiche con più di un secolo anni di ininterrotta attività nello stesso settore merceologico. Nelle cantine dal XVIII secolo, furono scavate a mano, nel tufo, gallerie e cunicoli che oggi sono conosciuti con il nome di Cattedrali Sotterranee, e dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. In abbinamento alle ostriche di Hervé sono stati presentati uno spumante metodo classico, ma anche uno chardonnay fermo e un rosé, particolarmente apprezzati con le tipologie di ostriche più sapide.
Il ristorante Pier 52
Durante la degustazione, oltre alle specialità di ostriche crude, sono stati serviti un risotto al vino bianco e ostrica cruda, ostriche in tempura, filetto di tonno rosso con ostriche impanate. Il segreto per conservare il sapore di mare in bocca? Lo svela Beja: “Mangiare l’ostrica cruda per ultima, un tocco di freschezza finale”.
L’evento
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